Ogni
famiglia ha la sua ricetta, ogni mamma tramanda la propria versione alla
figlia, in ogni cucina c’è tutto un “disciplinare” con cui prepararlo.
I napoletani
“veraci”, i puristi, usano prepararlo rigorosamente con provola affumicata,
salame napoletano e uova sode: questo per loro e ‘o gattò e patane.
Io ho la mia
versione, che faccio da sempre, il mio salvacena del mercoledì, gradita da
tutti (e questo mi basta per difenderla e proporla), che presento qui, poi per
stare in pace con i napoletani che amo e ammiro la cucina da cui prendo continuamente
ispirazione, proporrò anche la loro versione che sicuramente cambia da famiglia in famiglia.
Di solito è mangiato come piatto unico, accompagnato solo da un'insalata e un frutto; in una cena con degli ospiti, in piccole porzioni, può essere anche un antipasto o un contorno; in un buffet, servito in appositi piattini da finger food.
Elemento
essenziale, da non trascurare è la qualità delle patate: devono essere vecchie
e a pasta gialla, bollite intere con la buccia e lasciate raffreddare
completamente prima di procedere con la ricetta: questo darà al gattò compattezza
e un sapore deciso.
E quando le
patate sono nuove? Potremmo chiudere un occhio e usarle ugualmente, purché
siano a pasta gialla, ma per non rischiare ci sono alcuni che dopo averle
bollite e sbucciate le mettono,debitamente tagliate a pezzi, in forno a 50/60°
per una quindicina di minuti ad asciugare.
Ingredienti
1 kg di
patate a pasta gialla
200 ml di
latte intero
300 g di
mozzarella di bufala campana
4 uova
100 g di
prosciutto cotto
100 g di
salame napoletano
100 g di
Parmigiano Reggiano
Sale, pepe,
prezzemolo
Burro
Pangrattato
Preparazione
Bollire le
patate intere, con la buccia in acqua salata. Il tempo varia in base alla
grandezza del tubero; l’esperienza personale sarà sufficiente per capire, intanto
sconsiglio rigorosamente di usare i rebbi della forchetta, per evitare che
penetri all’interno l’acqua e consiglio di scegliere patate tutte della stessa
misura, per avere una cottura uniforme. Quando sono fredde sbucciarle e
schiacciarle con l’apposito attrezzo. Vietato il passa verdure perché le
renderebbe collose, vietato maggiormente il frullatore per lo stesso motivo.
Chi non possiede lo schiacciapatate, può procedere a schiacciarle con una
forchetta: occorre più tempo, ma i risultati sono identici e se rimanessero dei
pezzi grossolani, non importa.
Tagliare a
pezzi i salumi e la mozzarella, grattugiare il Parmigiano Reggiano e riunire tutto nella
ciotola delle patate ormai fredde e schiacciate. Aggiungere le uova, il latte,
il sale, il pepe e il prezzemolo e amalgamare. Volutamente non aggiungo burro
all’interno, perché già è notevole la presenza di altri grassi.
Spalmare del
burro sul fondo e i bordi di una pirofila, spolverare del pangrattato, coprendo
tutta la superficie, eventualmente ci fossero residui, toglierlo via
capovolgendo la pirofila. Versare l’impasto, livellarlo con il dorso di un
cucchiaio, spolverare di pangrattato, livellarlo ulteriormente schiacciando con
i palmi delle mani e infine completare con dei fiocchetti di burro.
Cuocere in
forno preriscaldato a 200° per 30 minuti. Dopo 10 minuti dall’inizio della
cottura abbassare a 170° e terminare. Spegnere il forno e lasciar riposare una
mezz’oretta.
Note personali
E' una preparazione abbastanza versatile per cui certe volte:
-ometto il pepe e il prezzemolo, ma magari ci aggiungo la noce moscata
-il salame lo sostituisco con altro prosciutto cotto
-la mozzarella la sostituisco con fior di latte
Questa ricetta la presento alla Parmigiano Reggiano Chef, on line dal 17 aprile fino al 9 giugno
La prima competizione
internazionale di ricette online organizzata da Parmigiano Reggiano,
rivolta al pubblico in rete e a tutti i foodbloggers,
accessibile attraverso una app raggiungibile sia tramite facebookhttps://apps.facebook.com/pr-chef che
attraverso il sito https://apps.parmigianoreggiano.it/prchef a cui tutti
potranno partecipare presentando una ricetta che preveda il Parmigiano Reggiano
tra gli ingredienti.
Il tema
della gara è lo SmartCooking, una tendenza innovativa ispirata alle buone
abitudini volta ad una maggiore valorizzazione del cibo attraverso la riduzione
degli sprechi, la riscoperta di ingredienti dimenticati e il riutilizzo degli
avanzi, con lo scopo di creare cultura in cucina.
Al termine
del concorso, una giuria di cuochi esperti,
appartenenti all’associazione Chef to Chef EmiliaRomagnaCuochi, selezionerà le
trenta migliori ricette pervenute che saranno protagoniste del nuovissimo
ricettario SmartCooking del Parmigiano Reggiano.
Se però
pensi di non avere il tempo per creare una ricetta apposita per la gara, ma nel
tuo "archivio" di ricette ci sono già una (o più) ricette che possono
essere considerate "smart" (nel senso di riutilizzo degli
avanzi/riduzione degli sprechi/riscoperta di ingredienti dimenticati…) e che
contengono il parmigiano reggiano tra gli ingredienti, puoi partecipare con
quelle!!
In questo
modo, ti basteranno solo pochi minuti per caricare la ricetta su
https://apps.parmigianoreggiano.it/prchef/!!
Diciamo che basta avere le patate e poi in frigo si trova tutto il resto, visto che è una ricetta abbastanza versatile.
RispondiEliminaAnche a me piace molto, è ottimo in tutte le versioni!
Limitatamente versatile, purché entro gli elementi che ho descritto io.Se in frigo hai speck e asiago non può essere chiamato gattò.No, no per favore!!!
EliminaAppetitoso!!!
RispondiEliminaCiao! ottimo il gateau! questa versione ricca di salumi e formaggio filante! la bufala poi è anche ricca di latte e quindi ammorbidisce di più il tutto!
RispondiEliminabaci baci
grazie per l' ottima idea salva cena per qualche prossima serata e poi con questi climi ancora semi- invernali ci sta alla grande!
RispondiEliminaps. io ero tra quelle che il gattò lo collegavano alla Francia, da oggi non più ;)
che spettacolo! guarda che crosticina!
RispondiEliminaChe bontà!!!!!è troppo invitante, e sicuramente buonissimo!!!!!!
RispondiEliminaQuesta è una preparazione che adoro, ma dico la verità non faccio spessissimo, ma solo perchè confesso non è una cosa che mi riesce bene. Si lo ammetto! Seguirò decisamente i tuoi consigli, ho giusto, giusto un pò di patate vecchie
RispondiEliminaW il gattò, M il gateau! Questo piatto lo mangerei sempre e la tuo versione mi piace molto. Ecco, una bella idea per domani. Un abbraccio
RispondiEliminaMi piace, mi piace tantissimo questa ricetta!!!
RispondiEliminamia figlia semplicemente lo adora, ma nella versione alleggerita con cotto e mozzarella io e mio marito preferiamo quela più verace con salame e provola, la tua versione ci potrebbe mettere tutti d'accordo!
RispondiEliminabaci
Alice
Troppo buono io l'adoro!
RispondiEliminaCiao, adoro il gattò di patate in generale e sono d'accordo con te, è una ricetta versatile in base a quello che ti piace di più (e che hai in frigo...)
RispondiEliminaPer questo, ti scrivo per invitarti alla Parmigiano Reggiano Chef, la gara di ricette online a tema smartcooking (ossia riciclo degli avanzi, riscoperta di ingredienti dimenticati, ricordo delle tradizioni, riduzione degli sprechi...)
Trovo che il gattò sia una ricetta assolutamente SMART!
Se ti va di partecipare, carica la tua ricetta smart (e che contenga Parmigiano Reggiano tra gli ingredienti) su http://apps.parmigianoreggiano.it/prchef//it/, entro il 9 giugno, però, la gara sta per scadere!
Oppure, se vuoi altre info, scrivimi su cattaneo@tribecommunication.it
a presto!
Letizia
avevamo una tata della provincia di caserta che ce lo preparava circa cosi :-))
RispondiEliminaChe buono! interessante con il salame e la provola...io l'ho sempre fatto con il cotto e la mozzarella!
RispondiEliminaCiao Antonietta, scusa il ritardo. Continuano ad essere giornate pesanti al lavoro e mi riesce sempre più difficile svagarmi con le mie letture preferite, il tuo blog in cima alla lista. Hai dato un'altra bella lezione di cucina di territorio, con tanto di nota storica, e una dimostrazione che nelle ricette tradizionali si trovano già tutti quei principi che caratterizzano lo Smartcooking. Partecipi sempre ad iniziative lodevoli, e non lo dico solo perchè c'è il Parmigiano Reggiano di mezzo! ora ti svelo un segreto: non ho mai preparato un gattò, ma sicuramente piacerebbe a tutti in famiglia, per cui mi segno la tua ricetta e la proverò! un bacione e in bocca al lupo per il contest!
RispondiEliminaQualcuno l'ha provata con la mortadella in mezzo a due strati di patate?
RispondiEliminaOppure con del tritato asciutto, come quelle delle arancine con carne?
Guardate che ci si può mettere veramente di tutto, e resta sempre un piatto unico eccezionale.
Brava, ma con le uova sode mai visto, sono napoletana per il resto tutto OK Grazie per i consigli
RispondiEliminaLa versione con le uova sode oltre ad essermi stata riferita da alcuni napoletani "veraci" la puoi trovare anche qui: http://lellobrak.blogspot.it/2008/06/gatt-di-patate_26.html. E' un blog il cui autore è un poeta, giornalista e scrittore, esperto di dialetto e cucina tradizionale napoletana.
Eliminano mia madre napoletana verace non ha mai messo le uova sode. Chissà
EliminaChe altro dirti caro anonimo? Anche io, mia madre e le mie zie non abbiamo messo le uova sode: io ho riportato solo delle alternative di cui ho letto da fonti affidabili.
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