Matta, perché
mi sembrava un’idea davvero stravagante abbinare il mio ripieno a un delizioso guscio
di sfoglia tipicamente ligure.
Ma poi ho
pensato alla stagionalità delle verdure e al formaggio tipico della mia terra e
mi sono rincuorata a dare il consenso per questo connubio un po’ stravagante.
Le uova
nella pasqualina non possono mancare, cosi un bel peperone tondo, che qui in
Campania chiamiamo puparole o pupaccelle, ne ha fatto da contenitore, perché usato
rigorosamente crudo.
Il
caciocavallo è quello di Castelfranco in Miscano, paese deputato a questa
produzione, risorsa economica ed eccellenza tipica del territorio. Un formaggio
da un aroma che sa di genuino e buono: sentori di latte fresco e di erba
tagliata fanno giri di walzer all’interno della bocca del fortunato
degustatore.
La
pasqualina, si sa, come coronamento finale deve essere bella gonfia e nella
ricetta pista dell’MTChallange di questo mese, è consigliato di adoperare la
cannuccia e soffiarci dentro.
I miei
ricordi di bambina mi hanno stuzzicata: quando ero piccola ed ero dalla mia
nonna per bere i succhi nella bottiglietta di vetro mi divertivo a sottrarre
dalla sua dispensa un perciatiello o un mezzaniello e usarli, quindi, come
cannuccia. Questi nomi strani sono due formati di pasta, più grandi del
bucatino, della più antica tradizione campana e protagonisti indiscussi di
ricette tipiche, che contraddistinguono il nostro territorio e che ancora oggi
sono formati di pasta che ispirano anche le nostre ricette più creative.
Quindi,
avendo in casa proprio i perciatielli, non potevo lasciarmi sfuggire quest’esperienza
emozionale: è stata davvero la parte più divertente e ludica della ricetta;
risate infantili e spensierate, insieme a qualche espressione di disappunto(che
schifo, ha detto mio figlio entrando d’improvviso) si sono impossessate della
mia cucina finché questa delizia non è entrata nel forno.
Ma poi tutti
l’hanno assaggiata, e chi non era d’accordo con il soffio s’è rincuorato
pensando che cuocendo si sterilizza tutto.
Compagno di
quest’avventura è stato Pasquale. Gli ho chiesto io di venire, per fotografare
tutti i passaggi.
E chi meglio
di lui poteva cogliere quei particolari che contraddistinguono l’esecuzione di una ricetta?
Insieme ci
siamo divertiti, abbiamo riso a crepapelle e abbiamo mangiato‼!
Ingredienti
Per la pasta
200 g farina
0
100 g farina
di riso integrale
30 ml olio
evo
½ bicchiere
di vino bianco
½ bicchiere
di acqua
1 pizzico di
sale
Olio qb per
spennellare le sfoglie
1 perciatiello per soffiare
Preparazione
1 perciatiello per soffiare
Preparazione
Mettere le
due farine sulla spianatoia, fare la fontana e aggiungere il resto degli
ingredienti; amalgamare inizialmente con una forchetta e poi procedere a
impastare con le mani per una decina di minuti. Formare una palla e lascar
riposare per 30 minuti.
Trascorso
questo tempo dividere l’impasto in cinque pezzi e stenderli con il mattarello
passandolo uniformemente su tutta la sfoglia e avvolgendola intorno ad esso a ogni passaggio
Per il ripieno
24
peperoncini verdi
12 peperoni
cornetti rossi
1 pupaccella
2 patate
50 g di
parmigiano
50 g di
pecorino semistagionato
300 g di
caciocavallo di Castelfranco
1 cucchiaio
di capperi
1 pizzico di
noce moscata
20 g di
burro
20 g di olio
1 uovo
Durante il
tempo di riposo della pasta, preparare il ripieno.
Innanzi
tutto bollire le patate intere, con la buccia. Quando sono ancora tiepide,
sbucciarle e procedere a due preparazioni differenti.
Una passarla
allo schiacciapatate, aggiungere il burro, il parmigiano e la noce moscata;
trasferire il composto in un sac a poche e con questo riempire i peperoncini
verdi.
Con l’altra,
tagliare dei pezzi ,aggiungere il pecorino a pezzi, l’olio e i capperi
precedentemente dissalati e schiacciare grossolanamente con una forchetta; con questo composto, aiutandosi con un
cucchiaino, riempire i peperoni cornetti.
Assemblaggio
Mettere in
una teglia oleata una prima sfoglia, spennellarla con altro olio, procedere con
la seconda sfoglia.
A questo
punto sistemare i peperoni rossi a raggiera, al centro mettere la pupaccella
farcita con lo stesso composto, poi fare uno strato di caciocavallo a fette, continuare
con i peperoncini verdi e, infine altro caciocavallo.
Tocco
finale: sgusciare l’uovo direttamente nella pupaccella.
Chiudere con
gli altri tre strati di sfoglia, spennellandoli sempre con olio evo. Alla fine
unire i bordi, formando un cordoncino, lasciare un piccolo spazio, infilarci il
pirciatiello e soffiarci dentro fino ad avere una bella cupola tesa.
Cuocere in
forno preriscaldato a 180° per 40 minuti.