martedì 27 gennaio 2015

Happy Birthday Ale




Stanotte corro, molto più di quanto sia successo in passato.

E la “colpa” è di questo post che debbo e voglio scrivere a tutti i costi.

Perché nell’era “nonriescopiuascriverenelmioblog”, il mio unico tempo per sfogliarmi il mio mensile di cucina, scrivere un articolo, cazzeggiare un po’ su Facebook è tra le 23 e la mezzanotte, quando in casa ormai tutto tace, ho allettato il settenne, ho prelevato i due primoboys dalla palestra e l’Informatico si è persino impigiamato, impantofolato e indivanato per godersi beatamente Focus.

Rimane questo tempo, dicevo, tutto per me che ora voglio dedicare tutto a lei.

Lei che non ho ancora incontrato, non ho ancora guardato negli occhi, non ho ancora abbracciato, ma ci ho solo parlato.

Anzi lei non parla semplicemente ma t’inonda di una valanga di sentimenti, di pensieri positivi, di entusiasmo.

Ti travolge come un uragano: sembra un frullino in modalità turbo.

Per farla breve, lei è Alessandra Gennaro, quella dell’Mtc, quella dei libri dell’Mtc, quella che riesce persino ad accudire, oltre tutte le creature che già sono affidate alle sue mani fatate, un suo blog personale, An old fashion lady, quella che quando stavi per chiederti “come fa a cucinare se fa tutto quello che fa?” scopri che cucina veramente, che anche lei allaccia il grembiule e tira fuori da pentole e forni delle delizie che rispecchiano la sua dolce e raffinata personalità, sublimando persino le pietanze più semplici.

Lei è una donna senza tempo. Oggi è il suo compleanno, è sicuramente negli anta, ma non importa sapere quanti anta di preciso abbia perché mentre ti da la sicurezza, la fiducia e la tranquillità tipiche di una donna matura arrivano sfrecciate di energia, di vitalità, di iniziative e di dinamismo tipici di un adolescente di quindici anni.

Ale buon compleanno, tanti auguri, fino a Singapore dove ti ha voluto il destino, tanto lontano ma anche tanto vicino, perché per chi si ama veramente nessun luogo è così lontano per potersi ritrovare.

Ti ho voluto omaggiare, come altre amiche della community dell’Mtc di una tua ricetta.

Sento la tua emozione, sento il tuo cuore vibrare, ma questo piccolo contributo è nulla rispetto a tanto che tu dai ogni giorno a noi.

Io con l’Mtc e con te ho avuto tanto, ti ho sentito vicina in uno dei momenti più dolorosi della mia vita, vicino molto più di chi lo era fisicamente perché hai letto il mio dolore, le mie difficolta e i miei momenti bui e hai speso per me sempre le giuste parole e questo lo porterò sempre nel mio cuore.

La vittoria della sfida n 38, il babà, il libro mi hanno letteralmente cambiato la vita facendomi vivere quelle gratificazioni e quelle soddisfazione che mai nessuno fino ad allora era stato capace di offrirmi.

Tu sai bene quanto avrei voluto essere presente con il libro ma ho vissuto altri tristi momenti che sono arrivati dopo la morte di mio padre e non sono riuscita neppure a scrivere una recensione tanto la mia mente e il mio cuore erano presi da altro.

Ma ora eccomi, non potevo mancare, non potevo non esserci, come segno di gratitudine e di affetto per tutto quello che tu sei riuscita a darmi.

Mi fermo qui perché mi assale l’emozione e devo cedere il passo a cose ormai molto più importanti.


Lonza al caramello salato con salsa all'arancia e zenzero
Ingredienti

800 g di lonza
1600 ml di acqua fredda
3 cucchiai di zucchero di canna
un cucchiaino raso di sale fino
sale grosso

Per la salsa all’arancia e zenzero
Versione for dummies
scorza e succo di un’arancia non trattata
una spruzzata di Gran Mariner (facoltativo)
la punta di un cucchiaino da caffè di zenzero in polvere 

Versione porca figura
2 cucchiai di zucchero di canna
2 cucchiai di fondo di cottura della carne
1 cucchiaino da caffé di zenzero in polvere
il succo filtrato di un’arancia
2 cucchiai di Gran Marnier
1 cucchiaio raso di farina di riso
sale
scorza di arancia non trattata


Prendete una casseruola piuttosto ampia, che contenga la lonza per intero: versate sul fondo lo zucchero, accendete il fuoco  a fiamma bassa  e fate caramellare: quando lo zucchero ha preso il colore di un caramello biondo, sistemate nella pentola la lonza e copritela con tutta l’acqua, fredda. Aggiungete il sale fino e portate a bollore, a fiamma media. Poi abbassate il fuoco, coprite e proseguite la cottura fino a quando l’acqua si sarà quasi completamente ridotta e la carne sarà avvolta da un velo di caramello. 

Se optate per la salsa for dummies, togliete la lonza dalla pentola e tenetela in caldo, meglio se protetta da un foglio di alluminio. Deglassate il fondo di cottura con il succo di arancia, sfumate con il Gran Marnier e aggiungete lo zenzero. Aggiustate di sale. Fate ridurre per un minuto, poi filtrate e servite, cosparso da una bella grattugiata di scorza d’arancia.

Se invece decidete di preparare la salsa all’arancia “vera”, dovete procedere durante la cottura della carne, nelle fasi finali: appena il liquido di cottura inizia ad addensarsi in un caramello vischioso, prelevatene una piccola quantità (all’incirca, due cucchiai): versatelo in una padella, assieme al succo d’arancia e allo zenzero, mescolate e fate cuocere per un minuto. Sfumate con il Grand Marnier e, in ultimo, fate addensare con la farina di riso: in una tazzina da caffè, fate sciogliere la farina di riso in un cucchiaino di salsa (o di succo d’arancia): mescolate bene, aggiungete il composto al resto, abbassate la fiamma e fate addensare.
Cospargete il pezzo di carne con un pizzico di sale grosso e accompagnate con la salsa al caramello all’arancia. 


·         Ale ti ho rubato lo stile del post, compreso alcune espressioni, semplicemente perché io vorrei essere proprio così, come te.

·         Avevo in casa dei deliziosi e teneri filetti (mi sembra che si chiami  lonzino, è attaccato alla lonza) e cercavo una ricetta speciale e la tua era l’ideale, per cui li ho sostituiti alla tua lonza. Avendone tre per un totale di 1 kg ho aggiunto solo 1,250 ml di acqua ed è stato perfetto.

·         Non ho sostituito nient’altro alla ricetta, ti ho copiato tutto, l’ho eseguita passo passo, alla tua maniera (io le altre non le guardo neppure, giuro) e la trovo perfetta


domenica 25 gennaio 2015

Canederli di pane di grano saraceno su vellutata di patate e verza


Sono una patita del riciclo, sono la paladina del “non si butta via niente”!
Chi mi conosce lo sa, chi è invitato a casa si aspetta di trovarsi nel piatto qualcosa a cui gli ho cambiato il corso del destino.
Il pane è uno di questi, il pane a casa mia è il principe del riciclo con gnocchi, torte e polpette.
E il canederlo da me non era un forestiero.
Monica del  blog One in a Milion, vincitrice dell’Mtc n 43, non poteva rendermi sfidante più felice!
Quando avevo letto nel regolamento che non c’erano limiti per il numero di ricette, subito in me c’è stato quel fervido fremito del genere “m’illumino d’immenso
Avevo pensato di provarne minimo tre/quattro versioni. Un paio sicuramente ispirate a dei piatti della mia Campania e poi a ruota libera con quello che mi suggeriva l’istinto.
Ma questo mese mi ha tenuta davvero impegnata oltre tutte le mie aspettative. Tralasciando le solite piccole grandi incombenze che ultimamente mi stanno tenendo lontana anche dal mio amato blog, finalmente ho concluso con il trasloco che mi stava letteralmente assorbendo tutte le energie.
E’ un’elaborazione pari a un lutto, è uno stravolgimento di tutta una vita che ormai sembrava aver preso il suo corso ed essersi stabilizzata con quei format così precisi.
Ma poi ti ritrovi a dover tutto riorganizzare, a studiare, valutare finché non arrivi sfinito al termine di tutto.
E quello che è stato penalizzato di più è la cucina, salvo qualche impegno su altri fronti a cui ho dovuto assolvere a tutti i costi, delegando a mia madre l’incombenza di provvedere a tutto.
Ma i canederli, come dicevo, fanno parte di quelle ricette che preparo con piacere, quelle ricette che al solo pensiero ti confortano e ti gratificano.
Appena saputo il tema feci la ricetta di Monica passo passo, senza cambiare una virgola e come pensavo, riuscita la primo colpo!
Lei raccomanda di saggiare, di fare una prova cottura, ma io a istinto andai a colpo sicuro, fiduciosa della buona riuscita; e così fu e così è stato questa seconda volta.


Per il brodo
500 g di verza
300 g di patate
1 carota
1 cipolla
2 coste di sedano
5 grani pepe nero
100 g di gambetto di prosciutto crudo
1 cucchiaio di sale grosso
2 lt di acqua

Mettere in una pentola dai bordi alti tutte le verdure tagliate a pezzi grossolani, il prosciutto crudo e il sale.
Portare a bollore e lasciar cuocere semicoperto per un paio di ore.
Prelevare verza e patate e tenere da parte; colare il brodo per eliminare il resto delle verdure e rimetterlo in pentola

Per la vellutata
Verza e patate prelevate dal brodo
2 scalogni
1 spicchio di aglio
100 g di burro
1 piccolo peperoncino
sale

In una casseruola sciogliere a fuoco dolce il burro, aggiungere lo scalogno, lo spicchio di aglio e il peperoncino e lasciar imbiondire. Aggiungere la verza e le patate, salare e infine coprire con un po’ di brodo. Far cuocere una mezz’oretta poi con il frullatore a immersione ottenere una vellutata da tenere in caldo.

Per i canederli
300 g di pane raffermo
200 ml di latte intero
2 uova
130 g di provolone piccante
100 g di mortadella al pistacchio
1 cucchiaino raso di sale fino
1 pizzico di pepe
1 cucchiaio colmo di farina
Parmigiano

Ridurre il pane a piccoli dadini e porlo in una ciotola; battere le uova con il latte e versare sul pane. Lasciar riposare una ventina di minuti mescolando per un paio di volte. Impastare saggiandone la consistenza che deve essere morbida ma non appiccicosa.
Con un coltello tritare il formaggio e la mortadella, aggiungerli al pane ammorbidito, aggiungere il sale, il pepe e la farina. Impastare e aggiungere la farina. Compattare e formare le palline
Cuocerli nella pentola con il brodo, senza ammassarli, per 5 minuti.
In un piatto fondo versare un mestolo di vellutata, adagiarvi sopra 4 canederli e completare con una spolverata di parmigiano.
 


Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...