martedì 28 agosto 2012

Spiedini su pietra lavica


 Passando da Roberta la mia attenzione fu immediatamente rapita da quella domanda: “ Cos’è l’amicizia tra un uomo e una donna?.....Rara, complessa, precaria, soggetta al divenire e a volte anche a finire….”
Strano, era la stessa domanda che mi ponevo anche io in questi ultimi tempi, riflettendo sulla mia vita e sulle poche amicizie femminili che ho avuto.
Poche, davvero poche, ma sincere e profonde e che, ahimè, sono finite perché così va la vita, le strade si separano, gli interessi cambiano, tutto è un divenire.
Ma riflettevo anche sulle tante amicizie maschili che ho sempre avuto che, seppure anch’esse finite sono state una costante che mi ha accompagnato fin da piccolissima.
Sono riuscita a legare con i maschi instaurando sempre un feeling semplice e fluido, senza mai sentirmi giudicata, senza mai mettermi in competizione, senza mai provare né invidia né gelosia.
Ricordo del mio amico delle elementari, affetto da un handicap, che tutti evitavano perché troppo lento, perché non riusciva a interagire e a integrarsi, ed io sempre pronta ad avanzare verso di lui, per tendergli la mano e dargli fiducia, per farlo sentire  oltre il suo handicap, un bambino amato e accettato.
Ricordo il mio amico delle superiori che all’ora della ricreazione, vedendomi sempre isolata e in disparte, si sedeva accanto a me nel mio banco, per mangiare insieme la mia mela.
Ricordo il mio amico dell’oratorio, un po’ più piccolo di me, con cui si volava in alto con i sogni e i progetti.
Rivisto dopo quasi vent’anni è stato come se non fosse passato neppure un giorno.
Ricordo poi un amico conosciuto una sera d’estate, diciotto anni fa.
Troppo simile a me: figlio unico come me, timido e introverso come me, che se ne stava un po’ sulle sue come me….
Simile ad altre amicizie avute in precedenza, anche con lui ho legato facilmente, ma più che con gli altri, mi dicevo: solo lui può capire il mio senso di solitudine, nessuno è vicino al mio mondo quanto lui….
Ma diversamente dagli altri il passo dall’amicizia all’amore è stato breve!
Facciamo progetti e sogni insieme, condividiamo preoccupazioni e sofferenze, gioiamo insieme per traguardi raggiunti e piccole vittorie quotidiane.
Ci siamo poi scoperti diversi, con caratteri complicati e un po’ contorti, con idee a volte confuse, con tensioni  che vanno all’opposto……..ma tutto non ci vieta di cercarci come due pezzi da incastrare in quel puzzle che sono le nostre vite, per creare armonie di colori e di forme.
Ma le mie amicizie maschili sono continuate….
L’ultima nata è recente, giovane quanto il mio blog e vissuta soprattutto grazie ad esso : Pasquale.
Già ne ho parlato su queste pagine del nostro incontro,  di eventi vissuti insieme, di progetti che si stanno facendo e anche realizzando. “Materiale” per capirne qualcosa ce n’è!
Ciò che ci contraddistingue è la nostra passione comune e l’ amore per il nostro territorio e le nostre tradizioni. L’amore per i nostri blog, la voglia di imparare in maniera autentica aspetti ancora sconosciuti di questo immenso universo che è il food.
Ma un'altra caratteristica fondamentale è il rispetto di quello che l’altro sa e la voglia di apprendere ma anche di trasmettere.
Tanto ho conosciuto con Pasquale in questi pochi mesi.
Se l’amicizia fosse una ricetta sarebbe una cottura su pietra lavica.
E’ il suo cavallo di battaglia. E’ il re dei primi: ne fa di tutti i colori e di tutti i sapori, ma riguardo ai secondi, egli stesso dice che non ha ricette; gli basta qualsiasi tipo di carne, appoggiarla su quella pietra rovente e farne una vera delizia. Non ci credevo, poi una sera  mi fece provare un semplice cosciotto di pollo, senza condimenti, né sale, né aromi, e scoprii sorprendentemente un sapore unico e inconfondibile: si aprì un nuovo mondo per le mie papille gustative!
Così in occasione di una “grigliata” in montagna con la sua inseparabile pietra ho voluto fare una mia ricetta; lo sforzo è stato ben poco visto che è il tipo di cottura che è il protagonista, comunque gliela dedico!


Spiedini di pollo e salsiccia

Petto di pollo
Cervellatina di pollo e tacchino

Ridurre a cubetti regolari il pollo e la salsiccia e alternarli sugli spiedini di legno.
Riscaldare la pietra lavica su una fonte di calore sostenuta, appoggiare gli spiedini e far cuocere.
Stop, questo è tutto!
Ho aggiunto del rosmarino solo per una vena artistico-culinaria, nonostante il disappunto del mio amico.


Così vedo l’amicizia:

-viva come il fuoco
- rovente come la pietra
- semplice come lo spiedino
- schietta e sincera come un bambino che se lo gusta



Con questa ricetta partecipo al contest " L'amicizia... se fosse una ricetta, sarebbe..."




Dal catalogo on line dello sponsor Zalando scelgo questo giubbotto in pelle,perché  rappresenta il mio amico come lo  vedo io: giovane, sportivo, intraprendente e innovativo!!!


giovedì 23 agosto 2012

Confettura di fichi all’anice stellato


Questa confettura l’ho fatta con i fichi di Elio…….ah già forse non tutti sapete chi è Elio, quindi devo raccontarvi tutto!
E’ un uomo con i capelli bianchi ( non immagino quanti anni abbia, perché la sua giovialità trae in inganno), abita in un tranquillo paesino della provincia di Salerno, è  amante della compagnia, della buona tavola, dei cibi semplici, del vino buono, degli affetti familiari, dei ricordi e di tutto ciò che è carico di vita.
E’ una di quelle persone che difficilmente dimentichi: ti meravigli quando lo incontri e te ne fa andare via carico di tutto ciò che quell’incontro ti lascia.
E’ il papà di Spery…….


Era da tempo che desideravamo dare un volto a questa amicizia virtuale, perché guardando attraverso quel “buco della serratura”, che sono i nostri blog, ci sentivamo così affini, così pieni di interessi in comune da voler condividere, che non potevamo più aspettare.
Approfittando del suo ritorno a casa dai genitori, una tranquilla villetta di campagna, l’ho raggiunta insieme a Pasquale e Valeria; stessa sensazione di altri incontri precedenti: sembrava di aver rivisto la mia amica di sempre, quell’amica che non vedevo da tempo e che non vedevo l’ora di riabbracciare.


Trasparente e solare, si è confermato tutto quello che ho imparato di lei e grazie a lei attraverso il suo blog.
Un incontro dove non potevano mancare le nostre specialità, i nostri piatti forti, ciò che più ci contraddistingue e che ci rappresenta.
I padroni di casa ci hanno offerto tante delizie del loro orto, tra cui delle linguine con dei fagiolini lunghi e pomodorini; Spery, i suoi stupendi lievitati salati con la pasta madre, ovviamente il babà, perfetto, alto, spugnoso e una magnifica millefoglie decorata con  il logo della nostra futura associazione,  Foodblogger Campani. Quando ho dato una sbirciata veloce in frigo, di nascosto dagli altri due, mi è quasi scesa una lacrima dall’emozione!
Valeria, da poche ore di ritorno dalla Sicilia, ci ha deliziato con dei cannoli freschissimi e delle paste di mandorla di cui ne ho fatto una bella scorpacciata. Quando l’ho chiamata per avere la conferma definitiva del suo arrivo, avevo le dita incrociate e nonostante la voce rauca, sintomo del suo raffreddore e presagio di una risposta negativa, ho esultato quando ho capito che erano tutte inutili paure le mie; infatti stanca e un po’ assonnata ha fatto di tutto per essere con noi: Grande Valeria, altro che murzillo!
Pasquale ha portato le basi per il suo indimenticabile risotto alla crema di scampi flambè (ahinoi, fatto precedentemente a casa). Mi ha chiesto che lo preparassi io per goderselo per bene, una volta tanto.
Infatti molte volte quando prepariamo un piatto non riusciamo a gustarcelo quanto i nostri commensali, perché la preparazione di esso sembra che ci neghi questa possibilità.
E io? Ovviamente la mozzarella; tutti se l’aspettano dovunque vada! Però, nonostante è perfetta mangiarla in purezza, voglio sempre metterci un tocco personale. Ho farcito delle strisce di sfoglia di mozzarella con crudo e fichi (di Elio) facendone dei rotolini e cosparsi di miele di castagno.
Avremmo voluto tanto anche la presenza di Guerino, che già fa parte di questa nostra brigata: una telefonata e un giro di saluti non poteva mancare.


Che dire? La serata è stata intensa e piacevole, si è stati bene insieme, si è parlato di tutto, è stata una ricchezza che ci siamo scambiati a vicenda. Esperienze come queste te le porti dentro per sempre perché sai che sei stato con persone(compresi i nostri compagni di vita, che ci sostengono sempre) che veramente capiscono e apprezzano quello in cui credi e che ami fare.
E la mia marmellata? La dedico ai genitori di Spery, perché è dai frutti che si riconosce l’albero e se si raccoglie bene è perché si è seminato bene…….GRAZIE‼‼


Ingredienti
500 g di fichi neri
350 g di zucchero di canna
1 mela
4 frutti di anice stellato
La buccia di 1 limone

Preparazione
Mettere in una pentola i fiche e la mela lavati e tagliati a pezzi ma senza sbucciare. Aggiungere lo zucchero di canna, la buccia di limone tagliata sottile, facendo attenzione a non prendere la parete bianca, e l’anice stellato. Coprire e lasciar cuocere a fuoco dolce per 45 minuti.
Passare tutto attraverso il passaverdure, mettere nei barattoli di vetro precedentemente puliti e asciugati e chiudere con tappo a vite.
Sistemarli in una pentola, coprirli con uno strofinaccio, aggiungere acqua calda e portare a ebollizione per 10 minuti. Togliere i vasetti dall’acqua quando sono tiepidi.


Note personali
In qualsiasi marmellata o confettura aggiungo sempre una mela, perché questa contenendo pectina favorisce la consistenza gelatinosa.
Lo strofinaccio permette che i barattoli non si urtino durante l’ebollizione, con il rischio di rompersi.

venerdì 17 agosto 2012

Insalata con Fagioli della Regina



La storia di questa varietà di legumi la trovate qui.
Io ne ho potuto provare la qualità e la bontà grazie a un amico che me ne ha regalato un bel sacchetto.
Lui consiglia di cuocerli accanto al fuoco del camino, ma di questi tempi è una di quelle avventure che non oserei minimamente provare, ma ho utilizzato la mia bella e inseparabile terracotta toscana, a fuoco lentissimo e ho ottenuto una cottura perfetta. Magari questo è merito anche dei fagioli stessi, poiché erano perfettamente cotti e integri.


Ovviamente visto il gran caldo li ho preferiti in una bella insalata, accompagnata con dei crostini di pane deliziosi che trovo da un fornaio ,il quale fa dei lievitati, sia dolci che salati, che ti mandano in estasi quando li assaggi. Sono di una leggerezza e una friabilità unica e quando li bagni non si spappolano mai….



Ingredienti
500 g di Fagioli della Regina
Pomodori ramati
Sedano
Cipolla dorata
Crostini di pane
Menta
Olio
Sale
Aceto di mele



Preparazione
La sera precedente mettere a bagno i fagioli in abbondante acqua, nella pentola di terracotta che servirà per la cottura. L’indomani buttare l’acqua, sciacquarli, aggiungere altra acqua e cuocerli a fuoco lento e tegame coperto per 2 ore. Se occorre rimestarli non usare posate di acciaio ma un cucchiaio di legno e tenere sempre dell’acqua calda pronta se bisogna aggiungerne. Salarli a fine cottura, una decina di minuti prima di spegnere.
Una volta freddi, si può procedere alla preparazione dell’insalata. Metterne la quantità desiderata in un’insalatiera, aggiungere i pomodori tagliati a cubetti il sedano e la cipolla a piccoli pezzi, la menta sminuzzata con le mani e condire con olio, aceto e sale. Amalgamare bene e aggiungere infine i crostini di pane e ciuffetti di menta.







giovedì 9 agosto 2012

Spaghettine integrali con salmone rosso,fagioli neri e pesto alla maggiorana e miele



Uno sfizio fresco e leggero adatto per questa stagione calda, da consumare insieme a una bella compagnia di amici su un terrazzo o in giardino, magari accompagnato da un prosecco ghiacciato e a tanta allegria e voglia di stare insieme!


Ingredienti
70 g di salmone rosso canadese affumicato
3 cucchiai di fagioli neri già cotti
3 cucchiai di olio umbro
1 cucchiaio di aceto bianco
1 cucchiaino di miele di tiglio
4 rametti di maggiorana fresca
Pepe bianco
Sale



Preparazione
Spezzare le spaghettine integrali e lessarle in acqua salata. Scolarle, raffreddarle sotto acqua corrente e trasferire in una ciotola. Aggiungere il salmone a dadini e i fagioli neri scolati e sciacquati.
Con un frullatore a immersione preparare il pesto: mettere in una tazza la maggiorana, l’olio, l’aceto, il miele, il sale e il pepe e frullare fino ad ottenere un’emulsione fluida e omogenea; versare nella ciotola con le spaghettine, amalgamare e distribuire nelle mini coppe da finger food. Infine decorare con un ciuffetto di maggiorana





Con questa ricetta partecipo al contest di Atmosfera Italiana

                                                   

martedì 7 agosto 2012

Presento il mio blog a Mamma Felice

Passando per l'incantevole blog di Alessandra, ho notato in fondo il banner di Mamma Felice; ho cliccato immediatamente curiosa di scoprire cosa ci fosse dietro.
Un mondo straordinariamente ricco, che tratta temi che fanno parte di tutte noi, donne e mamme straordinariamente normali e, come dice l' autrice, serenamente variabili: me ne sono innamorata a prima vista.
Mi ci ritrovo nel suo profilo e condivido la filosofia del suo blog.
Ho notato, inoltre, una sorta di gioco che si ripete ogni anno e a cui ho voluto subito partecipare come segno tangibile del mio approccio a questa nuova realtà, una caccia al tesoro, Presentami un Blog.
Quindi questo mio post servirà a presentare me e il mio blog, al suo, dove ci sarà la possibilità di far circolare idee e amicizia.
Innanzitutto mi presento
Per chi vuole, può leggere la mia "autorevole" biografia qui
Raccontarmi in poche righe mi risulta un po' difficile, visto che non so mai da dove cominciare; vabbè comunque ci provo!
Sono Antonietta mamma di Pasquale, Donato e Francesco e moglie di Stefano, un informatico con una coscienza eco e perennemente impegnato nel sociale con lo scopo di  poter vivere in una città virtuosa.
Impiegata e impegnata in mille altre faccende, con il pallino e la passione per la cucina e tutto l'universo che ruota intorno a essa.
 Da qui nasce il mio blog, La Trappola Golosa, il cui obbiettivo è semplicemente quello di misurarmi con me stessa, per superare e andare oltre le mie conoscenze; ho sempre pensato che interagire
e confrontarsi con persone ed esperienze nuove è un'occasione di crescita e di ricchezza.
 Questo è il mio pallino e il mio obbiettivo continuo: uscire dal web, guardare negli occhi le persone conosciute tramite il blog, cucinare insieme per testare dal vivo quello che si pubblica e scambiarsi il bagaglio di esperienze che ognuno di noi possiede.
Per questo vale la pena farsi un giretto sul mio blog; non ho la pretesa che sia perfetto, ma è casa mia, la mia cucina quotidiana dove si preparano i cibi, si parla di cene, si organizzano eventi, si raccontano esperienze.
In questa cucina c'è tanto posto anche per i bimbi; loro ci sono e per essi creo delle ricette per sorprenderli e meravigliarli.
In particolare ci sono due post che vale la pena leggere
- Uno è La Pizzatina, una ricetta creata per il mio bimbadolescente di 12 anni
- L'altro è Il Budino, fatto insieme al mio bimbo di 4 anni
Oltre a farmi visita sul blog, potete trovarmi anche
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venerdì 3 agosto 2012

Taccozzette alla Mela Annurca e Maiale Nero Casertano con pesto al Provolone del Monaco


Qui inizia l’incontro e il connubio tra la mela annurca e il maiale nero casertano, tema del convegno di Valle di Maddaloni, promosso dall’associazione Saperi e Sapori.
Solitamente è nei secondi che si celebra questo matrimonio: arista con salsa alle mele o lonza con mele caramellate, almeno una volta nella vita li abbiamo preparati.
Ma osare questo in un primo è stata una vera sfida: qualche scettico ha arricciato il naso, qualche invidioso ha cantato sconfitta anticipatamente, qualche superficiale ci ha persino preso in giro.
Ma il gradimento che abbiamo riscontrato nei nostri 250 ospiti la dice lunga riguardo il successo della nostra ricetta, che abbiamo ideato istintivamente, dosando in maniera equilibrata i vari elementi con un risultato delicato e aromatico.


Ingredienti
500 g di Taccozzette di Gragnano
400 g di polpa macinata di maiale nero casertano
1 mela annurca
½ cucchiaino di semi di finocchietto
1 scalogno
1 bicchiere di vino bianco
10 foglie di basilico
50 g di Provolone del Monaco dop
Olio extra vergine d’oliva
sale
Preparazione
Condire la polpa macinata con finocchietto tritato e sale. In un tegame di rame soffriggere delicatamente lo scalogno nell’olio, aggiungere la mela tagliata a cubetti e rosolarla a fiamma sostenuta, aggiungere la carne e continuare a rosolare amalgamando continuamente con una spatola di legno; sfumare con il vino bianco e lasciar cuocere per 10 minuti.
In un mixer mettere il provolone a pezzetti, il basilico e l’olio e frullare per ottenere il pesto.
In una pentola con acqua in ebollizione cuocere le taccozzette, scolarle 2 minuti prima del tempo indicato, mantecarle con il sugo di mele e carne, spegnere, aggiungere il pesto e continuare ad amalgamare.
Dargli il meritato riposo e impiattare.


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