mercoledì 25 maggio 2016

Cheesecake salata alla ricotta e pera


Una persona gentile e sensibile, Helga, è riuscita a cogliere un aspetto di me che sinceramente mi ha sempre caratterizzato sin da bambina:"Dal post traspare la tua tenacia, la tua forza, per quanto abbattuta ti rialzi...". 
Ero reduce da un 'esperienza fallimentare, dovuta probabilmente a stanchezza, mancanza di studio, superficialità.
Ma poi la vittoria dell'Mtc n 56 di Fabio e Anna Luisa del blog Assaggi di Viaggio, con le loro proposte di due cheesecake che mi facevano sentire tutto il sapore della mia amata Campani, mi ha dato un "botta" di energia e una carica tanto da farmi rielaborare la caprese di pomodoro e mozzarella, in una versione dolce di cheesecake, ingannando il lettore e poi meravigliandolo.
Ma poi mi era rimasto il pallino di farne una versione salata; pensavo al blu stilton, alle mele annurche, alle noci, e poi un abbinamento tra fragole, mozzarella e acciughe: ne avevo davvero tante da voler sperimentare!!!
Poi solo due giorni fa Anna Luisa condivide una foto con Sal De Riso

foto di anna Luisa Vingiani

e arriva la folgorazione sulle vie della Costiera!!! Ho pensato subito alla sua torta di ricotta e pere, un dolce tutto nostro e diffuso e imitato in tutto il mondo e stavolta non uscito da un convento di suore ma dalla mente di un pasticcere che ha voluto omaggiare la sua terra con la ricotta di Tramonti, le pere pennate e le nocciole di Giffoni.
E di conseguenza alla vista di quella foto, vedendo Anna Luisa che sprizzava energica dolcezza da tutti i pori ho pensato che la mia cheesecake salata dovesse essere una rielaborazione della famosa versione dolce. in fin dei conti quella di De Riso è una cheesecake tutta nostrana.
Quando tento di trasformare un dolce in un salato la variazione fondamentale da fare è giocata tutta sullo zucchero, che non è solo un dolcificante ma stabilizza l'impasto caratterizzandone la consistenza. Caratteristiche simili si possono ottenere con i formaggi molto stagionati; ottimi il parmigiano, i pecorini e il caciocavallo. Il primo esperimento lo feci anni fa con la torta dei sette vasetti. Sostituii solo lo zucchero con pari volume di parmigiano e ottenni una torta che all'apparenza era identica alla versione dolce.
Ma torniamo alla sfida dell'Mtc,  e questa mia seconda proposta che, come la precedente, dedico interamente ad  Anna Luisa e Fabio, sperando di soddisfare le aspettative della cara Alessandra, 
colonna, anima e mente di questa meravigliosa community.



Dacquoise salata alla nocciola
150 g di albumi
30 g di zucchero
120 g di nocciole
30 g di farina di riso
50 g di caciocavallo stagionato
1 pizzico di sale
Tostare le mandorle in forno a 50° per 20 minuti, raffreddarle, strofinarle tra le mani per togliere via la pellicina e pestarle grossolanamente. Trasferirle in un mixer, aggiungere la farina di riso e il sale e frullare a intermittenza fino ad ottenere la consistenza di una farina. Incorporare a questo punto il caciocavallo grattugiato finemente.
Montare gli albumi con lo zucchero fino ad avere un composto molto sodo e aggiungerli alla farina di nocciole e caciocavallo in tre tempi, con una spatola, dall'alto verso il basso facendo attenzione a non smontarli.
Trasferire il composto in due stampi da 15 cm di diametro ricoperti di carta da forno (ho poggiato lo stampo sulla carta, segnato la circonferenza con una matita, ritagliato all'interno del segno e adagiato poi la carta sul fondo dello stampo).
Cuocere a 160° per 25 minuti, poi altri 5 minuti a 170° con lo sportello a fessura.




Ripieno alla ricotta e pera
3 pere (circa 230 g)
20 g di burro
30 g di zucchero di canna
50 ml di acqua
250 g di panna fresca
50 g di caciocavallo stagionato
500 g di ricotta di bufala
8 g di gelatina in fogli
Sbucciare le pere e ridurle a dadini piccoli. Trasferirle in un tegamino, aggiungere l'acqua, lo zucchero e il burro e cuocere a fuoco dolce e coperto per 15 minuti. Spegnere trasferire in un colino, raccogliendo lo sciroppo e lasciar raffreddare.
Mettere in ammollo la gelatina e scioglierla nella panna riscaldata.
Lavorare la ricotta con le fruste elettriche, aggiungere la panna intiepidita e il caciocavallo grattugiato finemente; amalgamare ancora con le fruste fino ad avere un composto omogeneo, aggiungere i dadini di pera.

Staccare la dacquoise dalla carta da forno e adagiare i dischi  su due vassoio, comporre due cerchi con una striscia di cartone da pasticceria dorata dello stesso diametro delle dacquoise, versarci metà composto di ricotta e pere per parte e lasciar raffreddare in frigo per 1 ora.

Topping 
4 pere (circa 300 g)
sciroppo recuperato
50 ml di acqua
20 g di zucchero di canna
2 g di gelatina in fogli
Sbucciare le pere e tagliarle a pezzi grossolani. Trasferirle in un tegamino, aggiungere lo sciroppo recuperato dalla precedente preparazione, l'acqua  lo zucchero di canna e cuocere a fuoco dolce e coperto  per 20 minuti. Spegnere, lasciar intiepidire 5 minuti, aggiungere la gelatina precedentemente ammollata e frullare tutto. Far raffreddare e versare sulle due basi tolte dal frigo.


Decorazione
strisce di bucce di pera
30 g di acqua
30 g di zucchero di canna
2 piccioli di pera

Portare a ebollizione acqua e zucchero, aggiungere le bucce di pera. Lasciar cuocere 5 minuti, spegnere e far raffreddare.
Con queste decorare il topping alla pera, mettendo al centro di ogni torta un picciolo tenuto da parte in acqua ghiacciata.







Con questa ricetta partecipo per la seconda volta alla sfida n 57 dell'Mtc di Anna Luisa e Fabio del blog Assaggi di viaggio

domenica 15 maggio 2016

Caprese cheesecake



Ho partecipato alla sfida n 56 dell' Mtc molto giù di corda, perché i biscotti per me sono una di quelle bestie nere in cucina che non vorrei mai affrontare, per cui il verdetto di Alessandra, di essere rimandati, me lo sono sentito calzare a pennello. Sono stata tanto svogliata da non aver neppure fatto caso che i futuri vincitori, Fabio e Annalù, del blog Assaggi di viaggio, avessero già battezzato la loro ricetta come la mia. Però ero reduce dalla presentazione del nostro ultimo libro, Torte Salate, dove c'era la ricetta della clorofilla di Silvia Leoncini, appena dopo la mia ricetta della ricotta, che tanto mi aveva incuriosita e fatto venire voglia di sperimentare che ho preso l'occasione al volo, pensando di dedicarla proprio ai vincitori in corso, Juri e Daniela del blog Acqua e Menta. 
Il metodo che usato per i biscotti ha fatto si che la clorofilla non si amalgamasse uniformemente all'impasto per cui ho ottenuto dei biscotti chiazzati, esteticamente brutti.
Se non fosse che sono nell'elenco dei partecipanti alla sfida, cancellerei proprio quel post!!!
Con calma e con un senno parzialmente riacquistato sono andata a rivedere la ricetta dei biscotti Acqua e menta di Fabio e Annalù e ho visto poi quanta bravura e quanta competenza degli autori abbia rivelato questa preparazione: una vittoria davvero meritata!
Poi quando ho visto la loro proposta mi sono letteralmente emozionata, tanto da avere le lacrime agli occhi. La loro cheesecake alle fragole mi aveva ricordato, per i colori, di una mia cheesecake salata con la mozzarella, per cui subito, senza remore e senza alcuna ombra di dubbio ho pensato di farne una versione dolce, però partendo dai biscotti,seguendo stavolta fedelmente la proposta di Juri e Daniela, la frolla classica di Leonardo Di Carlo, riprovando ancora con la clorofilla (di basilico, giustamente!!!!) e preparando da me ogni ingrediente di tutto il dolce.
Fabio e Annalù grazie davvero per questa opportunità, dove la fantasia e la creatività sono tutte in gioco, sperando poi che questo nostro lavoro sia raccolto in futuro in un nuovo libro,
Vi dedico con tutto il cuore questa cheesecake, che rappresenta la nostra meravigliosa Campania, con profumi, colori e sapori intensi....e magari uno di questi giorni potremo anche mangiarla insieme.


Caprese cheesecake




Per la base
150 g di biscotti al basilico
75 g di burro

Per il ripieno
250 g di crema di mozzarella
150 g di yogurt compatto
130 g di latte condensato
3 fette di limone caramellato
12 g di colla di pesce
1 tazzina di latte

Per il topping
Confettura di pomodori rossi



Biscotti al basilico


250 g di farina
125 g di burro di bufala
125 g di zucchero a velo
1 uovo piccolo
2.5 g di clorofilla di basilico
2.5 g di sale fino
Mescolare il burro con il sale e la clorofilla, unire lo zucchero a velo e l'uovo e amalgamare tutto.
Unire la farina e lavorare fino ad ottenere un impasto omogeneo.
Avvolgere nella pellicola e lasciar riposare in frigo per 10/12 ore.
Trascorso questo tempo, togliere dal frigo, appoggiare l'impasto su un foglio di carta da forno, appiattirlo con la mano e poi stendere con il mattarello ad un altezza di 1/2 cm, Ritagliare i biscotti con una formina, trasferirli in una teglia ricoperta di carta da forno e cuocere a 170° per 20 minuti.

Clorofilla al basilico
50 g di basilico (foglie e steli)
150 ml di acqua
Frullare il basilico e l’acqua fino ad ottenere una poltiglia fine.
Scolare attraverso un colino fine e raccogliere il liquido in un pentolino premendo bene con un cucchiaio.
Scaldare fino a 70° e comunque fino a quando si vedrà affiorare in superficie la parte verde.
Filtrare attraverso un colino ricoperto da una garza e strizzare bene.
La polpa ottenuta sarà la clorofilla e con queste dosi sarà circa 2.5 g.

Crema di mozzarella


250 g di mozzarella di bufala
150 g di panna fresca
Occorre una mozzarella di almeno tre giorni, perché perde quel nervo caratteristico e risulta così più facile da lavorare.
Tagliare la mozzarella a dadini piccoli e trasferirla in un frullatore, aggiungere la panna fresca e azionare a intermittenza fino ad avere una consistenza quasi burrosa e dall'aspetto granuloso.
Trasferire in un tegamino, aiutandosi con una spatola e riscaldare a fuoco lento, girando continuamente.
Quando dallo stato burroso si avrà una consistenza semiliquida, si saranno raggiunti i 32/33°, spegnere e trasferire di nuovo nel frullatore. Azionare alla massima velocità fino ad ottenere una crema liscia e vellutata. 
Trasferire in una ciotola, coprire con pellicola e far raffreddare in frigo per almeno 6 ore.


Yogurt fatto in casa



Io lo yogurt lo faccio  nella yogurtiera, perché mi riesce molto più compatto e molto più dolce di quello comprato. Non uso i vasetti in dotazione ma una ciotola Tupperware da lt 1,5, che ha la stessa forma della yogurtiera. Ci verso un vasetto di yogurt bianco naturale della Carrefuor ( non faccio pubblicità né ci lavoro, ma è l'unico che mi da sempre degli ottimi risultati), ci metto all'incirca lt 1,350 di latte, metto nella yogurtiera, copro, inserisco la corrente e dopo otto ore lo yogurt è pronto.
Ma ora l'ho voluto sperimentare senza yogurtiera, perché la mia intenzione era quella di proporre una ricetta accessibile a chiunque voglia cimentarsi senza la preoccupazione di andarsi a compare prima lo strumento necessario.
Abbiamo due alternative: la pentola e il thermos
Si parte con
1 litro di latte fresco
2 cucchiai abbondanti di yogurt
bianco naturale
Se i contenitori a disposizione sono più grandi o più piccoli, adeguare con le dovute proporzioni
Mettere il latte in una pentola e portare a ebollizione, abbassare la fiamma a minimo e lasciar sobbollire un paio di minuti, girando con un cucchiaio.
Lasciar raffreddare fino ad arrivare intorno ai 40°; per chi non disponesse di un termometro da cucina, basta fare la prova dito: il latte deve essere caldo ma non scottarsi.
Mettere in una ciotola lo yogurt, lasciato precedentemente a temperatura ambiente per un oretta, aggiungere un po' di latte per scioglierlo e poi aggiungere il restante latte. Filtrare tutto attraverso un colino a maglie strette.
Con pentola Travasare il latte e yogurt in un barattolo o in una bottiglia e immergerli in una pentola spessa di acciaio dove sia stata riscaldata dell'acqua intorno ai 40°, coprire, avvolgere la pentola in una coperta di lana e sistemarla nel forno con lucetta accesa e preventivamente riscaldato per un paio di minuti.
Lasciar riposare per 8 ore, prelevare lo yogurt e trasferire con il suo contenitore in frigo
Con thermos Travasare il latte e yogurt nel thermos, preventivamente riscaldato con dell'acqua bollente. Tappare e lasciar riposare per 8 ore, poi trasferire lo yogurt ottenuto in un contenitore e mettere in frigo.
Lo yogurt va consumato almeno il giorno dopo



Per la mia ricetta ho ottenuto lo yogurt compatto, tipo greco
Dopo la "fermentazione" ho versato lo yogurt in un telo da cucina pulito, che ho fatto bollire in acqua per alcuni minuti, per sterilizzarlo ed eliminare ogni traccia di detersivo, ho legato il telo con uno spago e l'ho lasciato sospeso per 4 ore, perché colasse il siero, in una ciotola che ho sistemato sotto.
Ho raccolto lo yogurt compatto con un cucchiaio e trasferito in frigo
Il siero non va buttato: è ideale per impasti di lievitati, per i pancake o addirittura può essere bevuto


Latte condensato


Tante volte leggo di persone golose di latte condensato, che escono per acquistarlo e si attaccano al tubetto per succhiarlo quando sono ancora in auto, mentre guidano.
Ma prepararlo in casa è più facile di quanto si pensi ed è alla portata di tutti.
Stesse proporzioni di latte e zucchero a velo e 1/10 di burro.
Per la mia ricetta ho usato queste dosi 
150 ml di latte intero
150 g di zucchero a velo
15 g di burro
Mettere tutto insieme in un pentolino, portare a ebollizione, abbassare la fiamma al minimo e lasciar sobbollire per 15 minuti, girando spesso con un cucchiaio.
Trasferire in un contenitore, far raffreddare e poi conservare in frigo.

Limoni caramellati



Stesse proporzioni di limone e zucchero più un po' di acqua
Il limoni devono essere biologici. Lavarli bene, aciugare, togliare via le due estremità e tagliare delle fette spesse di 5/6 mm. Con la punta di un coltello eliminare tutti i semini 
Quindi
100 g di fette di limomi
100 g di zucchero
2 cucciai di acqua
Mettere in una pentola acqua e zucchero e portare a ebollizione
Aggiungere le fatte di limone e lasciar caramellare per 10 minuti.
Spegnere, prelevare con una pinza, delicatamente i limoni, sistemare in un vaso, aggiungere lo sciroppo e lasciar raffreddare.

Confettura di pomodori rossi


I pomodori rossi contengono un'alta percentuale di acqua, per cui ho pensato che dovendone fare una confettura era da tenere presente questa loro caratteristica volendone preservare anche il colore.
Per cui ho pensato di seguire il procedimento di Christine Ferber, omettendo il limone,che si è rivelato eccellente.




1 kg di piccadilly maturi e sodi
800 g di zuccheo
Tagliare i pomodorini in 8 pezzi, adagiandoli man mano in un colino. Sciacquarli sotto acqua corrente per eliminare i semi e scolarli bene.
Aggiungere lo zucchero e portare a ebollizione per un solo minuto. Trasferire in una ciotola di vetro o di porcellana e far riposare per 12 ore. 
Colare lo sciroppo in pentola e lasciarlo restringere per 30 minuti a fuoco dolce, poi aggiungere i pomodori e far cuocere per 1 ora. Spegnere, far intiepidire, passare al passaverdure e trasferire in un barattolo di vetro pulito e sterilizzato. 


Assemblaggio finale


Ho preparato la forma con una striscia di cartone dorato da pasticceria, chiudendola con del nastro adesivo, ottenendo un diametro di 15 cm. 
Tritare finemente i biscotti e aggiungere il burro sciolto ma non caldo.
Amalgamare con le mani e versare all'interno del ring, compattando prima con le mani e uniformando poi i bordi con una spatola
Trasferire in frigo a rassodare.
Mettere in ammollo i fogli di gelatina, scaldare il latte e scioglierci la gelatina.
Amalgamare la crema di mozzarella, lo yogurt e il latte condensato con le fruste elettriche, montando per qualche minuto. Aggiungere il limone caramellato a dadini e la gelatina sciolta, Amalgamare velocemente e versare sulla base di biscotti, scuotere delicatamente sul tavolo e trasferire in frigo per un'ora,
Completare con la marmellata di pomodori.







sabato 30 aprile 2016

Pane al cocco con confettura di ciliege


Eccomi con un nuovo pane, preparato con il mio lievito madre che coccolo e nutro una volta a settimana.
Mi piace sperimentare sempre accostamenti nuovi e inusuali e stavolta è toccato alla confettura di ciliegie e al cocco. 
Ne è uscito un pane profumato e morbido ideale in qualsiasi pasto o spuntino. 


Ingredienti
600 g di farina 0
400 ml di acqua
150 di lievito madre
20 g di miele di acacia
50 g di cocco disidratato
20 g di sale
30 g di olio extravergine d'oliva
4 cucchiai confettura Fiordifrutta alla ciliegia

Occorrente
1 stampo da pan brioche
carta da forno

Procedimento
In una ciotola sciogliere il levito madre con 130 ml di acqua e impastare con 150 g di farina e lasciar riposare per 2 ore, coperto da un telo e al riparo da correnti di aria.
Trascorso questo tempo aggiungere nella ciotola il resto dell'acqua e della farina e iniziare ad impastare. aggiungendo man mano prima il miele e il cocco, poi l'olio a filo e per ultimo il sale.
Ribaltare su un piano da lavoro, e continuare ad impastare per almeno 15 minuti, fino a quando la massa diventa liscia ed elastica e si staccherà  dalle mani.
Lasciar riposare per 30 minuti coperto, poi appiattire con delicatezza, fare delle pieghe arrotondare e lasciar riposare altri 30 minuti: ripetere così altre due volte.
Trasferire ora in una ciotola; coprire con pellicola da cucina e lasciar lievitare per 3/4 ore e comunque fino al raddoppio.
Trasferire di nuovo sul piano da lavoro e allargare delicatamente l'impasto senza schiacciarlo, dandogli una forma rettangolare, largo quanto la lunghezza dello stampo, spalmarci sopra la confettura e arrotolare, spostandolo su un foglio di carta da forno.
Adagiare nello stampo, coprire con un telo e far lievitare al riparo da correnti di aria per altre 3/4 ore e comunque fino al raddoppio.
Infornare a freddo, puntare la temperatura  220° e cuocere per 35 minuti,
Estrarlo dallo stampo e cuocere ancora per 15 minuti a 200°, poi abbassare ulteriormente la temperatura portandola a 180° e lasciar asciugare per altri 10 minuti con sportello semiaperto.
Sfornare e lasciar raffreddare completamente prima di tagliarlo.
- Ottimo come pane da colazione, magari spalmato di burro e altra confettura alla ciliegia.
- Può essere gustato anche con accompagnamenti salati, magari spalmato con del gorgonzola o taleggio o insieme a una fetta di mortadella






lunedì 25 aprile 2016

Biscotti Acqua&Menta


La frolla per me?
Buttare tutto nel robot da cucina, azionare e spegnere appena formata la palla, avvolgere in pellicola e riposo in frigo fino al momento dell'utilizzo. Ecco.
Poi arrivano Dani e Juri del blog Acqua e Menta con la sfida dell'Mtc n 56 a tirarmi fuori dal vortice di quelle lame macina tutto per  soffermarmi a studiare le differenze tra i vari tipi di frolla.
Vi riporto quanto scritto da loro, essenziale ma fondamentale per comprendere.

La pasta frolla classica è indicata per la realizzazione di biscotteria varia da tè. Si tratta di una lavorazione semplice e consigliabile per ambienti molto caldi. Una pasta frolla di base e di media qualità prevede quantità identiche di burro e di zucchero e quantità doppia di farina bianca.
La pasta sableé, di origine francese, si presenta alla degustazione con una struttura corta e dà una sensazione di sabbiosità positiva (friabilissima), dovuta alla lavorazione e alla prevalenza dei grassi (contiene più burro che zucchero). Contenendo meno zucchero, risulta più chiara e più friabile. Ottima per piccola biscotteria secca. In origine la vera pasta sableé non conteneva liquidi e il rapporto tra materie prime era 1-2-3 (cioè una parte di zucchero, due di burro e tre di farina bianca). Tutte le paste sableé che prevedono liquidi sono elaborazioni successive della pasta originale.
Le frolle montate hanno le stesse quantità e gli stessi ingredienti delle frolle normali, ma la montatura ne aumenta la friabilità e ne raddoppia il volume iniziale. L’aria incorporata nel dolce agisce da isolante, rallenta e unifica almeno in parte la cottura rendendo il dolce molto friabile. La frolla montata è ideale per frollini al sacchetto; in base alla quantità di materia grassa otteniamo un frollino più friabile o meno. Si consiglia di non superare il 32% di materia grassa, per evitare un collasso durante la cottura e la perdita della forma.

Ci hanno fatto dono di tre ricette per ogni tipo di frolla e una quarta ricetta all’olio, personale rielaborazione di Dani, per la sua intolleranza ai latticini.
Così dopo tutte le dritte avute dai vincitori e giudici di turno ho iniziato a pensare alla mia versione.
Una delle mie nonne era bravissima a preparare le pastette, dei biscotti all’olio a cui aggiiungeva un cucchiaio di sugna, con ammoniaca, che cuoceva in due tempi (com’era all’origine il bis-cotto) e gli dava la forma con il bicchiere capovolto; ne faceva delle ceste stracolme, nel forno a legna.
Memore del metodo della mia nonna e ricca di nuove nozioni divorate come un biscotto fragrante e profumato ho voluto cimentarmi nella mia personale rielaborazione all’olio, adottando uno dei metodi studiati, la sableè.
Ma ho sentito anche la necessità di sfornare un biscotto tutto dedicato ai nostri amici, un’esclusiva per loro, dunque ho voluto portarci dento l’acqua e la menta.
Non mi bastava metterci dentro delle foglioline di menta e completare con una glassa all’acqua; era riduttivo e scontato per me fare un biscotto classico e farcirlo con una crema a base di acqua e menta.
E cosi sono stata tutto il tempo a pensare a un’idea originale per utilizzare questi due elementi
Poi quando ho avuto fra le mani il nostro ultimo libro “Torte Salate” il mio occhio è caduto subito sulla ricetta a pag. 111, la crorofilla di spinaci, e mi son detta perché non provarci con la menta?
E il tempo di scendere, strappare dal vaso la menta con tutti i suoi steli teneri, neppure in  15 minuti la mia clorofilla, profumata e di colore intenso, era bella e pronta in una tazzina.
Ma passo alla ricetta


Per la clorofilla
50 g di menta (foglie e steli)
150 ml di acqua

Frullare la menta e l’acqua fino ad ottenere una poltiglia fine. 



Scolare attraverso un colino fine e raccogliere il liquido in un pentolino., premendo bene con un cucchiaio,



 Scaldare fino a 70° e comunque fino a quando si vedrà affiorare in superficie la parte verde.




Filtrare attraverso un colino ricoperto da una garza e strizzare bene.
La polpa ottenuta sarà la clorofilla.





Biscotti sableè all’olio e sugna
250 g di farina
80 g di zucchero semolato
30 g di miele di acacia
60 ml di olio extravergine d’oliva
50 g di sugna fine da pasticceria
1 uovo intero
1 tuorlo
2 g di clorofilla di menta
Un pizzico di sale





Mettere in freezer la sugna e l’olio almeno per 30 minuti. Setacciare la farina, aggiungere i grassi tolti dal freezer, la clorofilla e sabbiare velocemente, ottenendo delle briciole.
Aggiungere lo zucchero, il miele e le uova battute leggermente con un/ pizzico di sale. Impastare velocemente, avvolgere in pellicola e lasciar riposare in frigo almeno 8/10 ore.
Trascorso il tempo di riposo stendere tra due fogli di carta da forno e cuocere a 170° per 10 minuti.
Estrarre la teglia dal forno, trasferire delicatamente la pasta con il foglio di carta su un piano da lavoro  e dare la forma ai biscotti. Con una spatola ritrasferirli nella teglia e far cuocere altri 10 minuti a 170°.
Far raffreddare ed eventualmente glassarli o farcirli a proprio piacimento

Di seguito l'infografica dei nostri vincitori, ma vi consiglio di farvi un giretto qui e leggere il psicobiscottest  di Giulia Robert e Federica Bertuzzi



Con questa ricetta partecipo alla sfida dell'Mtc n 56 di Dani e Juri del blog Acqua e Menta



giovedì 31 marzo 2016

#TORTAATORTA.....Siamo tournati "Le Torte Salate" e l'MTChallenge in tour




Ed eccoci al quarto libro dell’MTChallenge, il primo edito da Gribaudo, gruppo Feltrinelli
Da oggi in tutte le librerie d'Italia a un prezzo di copertina di € 14.90, con oltre 100 ricette con idee, spunti, consigli e segreti per realizzare delle torte salate.
E come ormai è consuetudine, acquistando il libro si sosterrà Piazza dei Mestieri www.piazzadeimestieri.it. Contribuiremo a realizzare i loro progetti:il recupero della dispersione scolastica attraverso l'apprendimento dei mestieri della cucina, la panificazione,l'arte del cioccolato, la produzione di birra artigianale e il servizio in sala.
Nella tappa di presentazione a Torino si cucinerà insieme a loro le torte del nostro libro.



E' un libro curato da Alessandra Gennaro con il contributo, per le ricette, della community di blogger e no-blogger dell'MTChallenge; per le foto Paolo Picciotto e la grafica la nostra insostituibile, vulcanica e fantasiosa Mai Esteve.
Di seguito una parte del magistrale post di presentazione di Alessandra Gennaro. Meglio di lei nessuno può esprimere quello che stiamo vivendo in questi ultimi tempi:
"Nell'anno sabbatico successivo a quello che ci ha visti disperatamente impegnati sul fronte editoriale, con tre uscite in 12 mesi (L'Ora del Paté, Insalata daTiffany e Dolci Regali), sono successe tante piccole cose, alla nostra community, di quelle che non fanno notizia, da sole- ma rafforzano e cementificano, se considerate nel loro insieme. Siamo cresciuti in contenuti, in consapevolezza, in identità, in questo difficile equilibrio fra il far parte di una realtà sempre più coinvolgente e connotante e il non perdere autonomia e libertà personale. Ci siamo ulteriormente affermati sul web, abbiamo conquistato credibilità all'esterno, intercettando un pubblico di lettori altrimenti fuori portata, con una costante presenza sulla carta stampata. Siamo maturati, insomma, quel tanto che bastava per non scappare via di fronte alla proposta di una casa editrice di valore e di spessore come Feltrinelli, di cui Gribaudo costituisce oggi la sede deputata per le pubblicazioni di cucina. E anche per mantenerci fedeli al nostro progetto editoriale che è rimasto il più fedele possibile a quello originario, anche se il pubblico che ci attende non sarà più quello di nicchia che tante soddisfazioni ci ha dato, ma quello più numeroso e variegato che i potenti mezzi e gli effetti speciali :-) dei nostri editori ci consentiranno di raggiungere."

Questo è il #Tortaontour ovvero un viaggio in lungo e in largo che Alessandra Gennaro compirà, supportata da tutta la Community, per far conoscere il libro:
Milano Giovedì 31/3 ore 18,30 Libreria Mondadori Megastore via Marghera 28 intervieneFernanda Roggero 
Torino Lunedì 4/4 ore 18.30 Piazza dei Mestieri via Jacopo Durandi 13 (1° piano)
Genova  Martedì 5/4  ore 18 La Feltrinelli Libri e Musica Via Ceccardi 16r–interviene Sergio Rossi
Verona  Mercoledì 6/4 ore 18 la Feltrinelli Libri e Musica via Quattro Spade 2 intervieneStefania Berlasso
Padova Giovedì 7/4 ore 18 La Feltrinelli Librerie via S.Francesco 7 interviene Antonino Padovese
Firenze Venerdì 8/4 ore 21.00 - la Feltrinelli RED, piazza Repubblica 26 – Interviene Raffaella Galamini
Bologna Martedì 12/4 ore 19 Librerie Coop Eataly via Orefici 19 – Interviene Gino Fabbri
Parma Mercoledì 13/4  ore 18 La Feltrinelli Libri e Musica Via Farini 17 interviene Arianna Gandolfi
Roma Giovedì 14/4 ore 18 la Feltrinelli Librerie  Via Orlando 78/81 - interviene  Eleonora Cozzella
Napoli Venerdì 15/4 ore 18 La Feltrinelli Librerie P.zza Dei Martiri, 23 interviene Luciano Pignataro
Catania Sabato 16/4 ore 18 La Feltrinelli Librerie Via Etnea, 285 interviene Andrea Graziano

Io sarò presente a Napoli il 15/04.
Lo stesso giorno alle ore 11 su TV2000 eseguirò la mia torta salata presente nel libro.


mercoledì 30 marzo 2016

Torta al cocco con amarene sciroppate


Sono passati già un paio di anni da quando, dopo aver visto la ricetta in una nota trasmissione televisiva, mi cimentai, ma questa deluse le mie aspettative.
Era buona, ma si sbriciolava tanto e sentivo prepotentemente il cocco.
Allora mi proposi di apportare delle modifiche per adeguarla a ciò che mi sarei aspettata, ma ancora mi decidevo a riprovarci.
Poi, vedendo il " The Recipe Tionist" di marzo di Flavia del blog Cuocicucidici, vado a dare una sbirciatina alle ricette della vincitrice di turno, Carla Emilia del blog Un'arbanella di basilico, e noto una torta al cocco proprio con quelle dosi più accettabili e più equilibrate, secondo quanto avevo immaginato io. E allora l'illuminazione: mancavano solo le amarene sciroppate per ottenere la mia torta al cocco!!!
The Recipe Tionist, per chi non lo sapesse ancora, è un gioco in cui chi partecipa cerca delle ricette negli archivi del blog del mese e ne sceglie una, riproponendola cambiando un ingrediente e personalizzando la presentazione e i metodi di cottura.
E' una bella opportunità per far visita finalmente un blog, scrutando con attenzione le ricette e cercando quella che più ci piace.




Ingredienti
130 g di burro
2 uova
100 g di zucchero
125 g di yogurt al cocco
180 g di farina 00
1 bustina di lievito per dolci
70 g di farina di cocco
15/20 amarene sciroppate

Preparazione
Far fondere il burro  e farlo intiepidire. Montate con le fruste elettriche le uova con lo zucchero finché saranno gonfie e spumose, quindi unire lo yogurt e il burro sempre sbattendo. Setacciare la farina con il lievito, unite le uova mescolando bene e da ultimo aggiungere la farina di cocco. 
Versate l'impasto in una tortiera da 22 cm di diametro, imburrata e coperta di carta da forno, livellare e sistemare le amarene facendole affondare fino alla metà. 
Infornate a 180° e cuocere per 30-35 minuti. 
Lasciar raffreddare e sformare la torta, capovolta su un piatto da portata. Spennellarla con lo sciroppo di amarene e cospargere subito con abbondante farina di cocco.

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