Ho iniziato
a conoscere la cucina araba attraverso il mio amico tunisino Habib.
Un
buongustaio che ama mangiare bene, cucinare e raccontare dei profumi e dei
sapori della sua terra.
Io in
Tunisia non ci sono mai stata ma parlare con lui significa fare un viaggio ogni
volta, perché riesce a farti vedere quello di cui ti parla, tanto è l’amore e
la passione che traspare dalle sue parole.
Colori
forti, mare azzurro, piante di datteri, feste chiassose, distese immense di
campi coltivati, amore e attaccamento per la famiglia. E poi il racconto di
come la mamma cucini l’agnello, le patate o dei dolcini con la frutta secca che
tanto somigliano a quelli che faceva la mia nonna.
Attraverso
di lui ho conosciuto il burgul, il tabulè, il tajine, l’hummus e l’utilizzo di spezie
forti ma abbinate in maniera armonica. E poi, grazie a lui sono riuscita a
mangiare l’agnello per la prima volta in vita mia: ancora oggi, dopo più di due
anni ricordo nitidamente il profumo che ha riempito la sua villetta in campagna.
E per lui, di religione mussulmana, ho elaborato anche due ricette, tipiche della nostra tradizione
ma sostituendo la carne di maiale: il tortano tunisi-napoletano e la minestra araba-maritata; ma questi saranno argomenti per dei prossimi post.
Ora invece,
voglio dedicargli queste tortine dove ho usato l’acqua di fiori d’arancio, che
lui conosce benissimo e che fa parte anche questa delle sue origini e il miele
che lui ama tanto.
Ingredienti
Per le tortine
900 ml di
latte
300 g zi
zucchero di canna
150 g di
semolino
30 g di
burro
Per lo sciroppo
50 g di
zucchero di canna
100 g di
miele di castagno
50 ml di
acqua
2 cucchiai
di acqua di fiori d’arancio
1 cucchiaio
di succo di limone
Preparazione
Far bollire
il latte con lo zucchero e il burro, a fiamma dolce. Aggiungere il semolino a
pioggia lentamente mescolando con una frusta e far cuocere per 6/7 minuti. Trascorso
questo tempo, versarlo in una pirofila di vetro quadrata o rettangolare
leggermente unta con olio di semi, livellare la superficie con altro olio e far
raffreddare per 1 ora. Tagliarlo a cubetti nella misura desiderata e trasferirli
in una pirofila più grande( per lasciare spazio tra di loro) ricoperti di carta
da forno. Cuocerli a 180° per 20 minuti e comunque fino a renderli dorati in
superficie.
Per lo
sciroppo, mettere in una pentola l’acqua, lo zucchero e il miele. Lasciar
sobbollire per 3/4 minuti, aggiungere l’acqua di fiori d’arancio e il succo di
limone filtrato e dopo ½ minuti spegnere.
Lasciar
raffreddare, trasferire in una bottiglietta e con questo ricoprire le tortine.
Buone da
servire sia tiepide che fredde e il giorno successivo acquistano un’ aroma più
intenso.
Con questo
post partecipo al contest di Alice del blog La cucina di Esme, in occasione del
suo primo anno di vita virtuale!
Sono completamente spiazzato da queste tortine, mi sa che devo conoscere un po'questo amico tunisino Habib.....
RispondiEliminaA Presto
Lo hai visto quando ci siamo incontrati la prima volta
Eliminaciao Antonietta, adesso che hai spiazziato il Re dei primi piatti mi devo preoccupare?
RispondiEliminacomplimenti per i tortini, e ti credo che resti ammirata dai racconti del tuo amico loro sono ancora persone semplici e noi abbiamo perso ogni riferimento su certe cose.
Se ci pensi bene e come ascoltare i racconti dei nostri nonni quando eravamo bambini.
Ciao mitica sempre al Top.
il Vostro amico di fornello Guerino
Ma non racconti di nonni ormai all'antica o trapassati,ma racconti intrisi di valore e rispetto
EliminaHo da tempo il semolino ma non ho molte idee... grazie per la ricetta!
RispondiEliminaPer noi campani abituati al migliaccio, sembra scontato.
EliminaPerò provandola si sente la differenza!
anche a me ispira molto la cucina araba. Ho assaggiato questo dolce un pò di tempo fa a casa di un'amica, ma ora con la tua ricetta me lo faccio di sicuro!
RispondiEliminabuona serata, cara!
spery
E' semplice e veloce:provaci!
EliminaHai ragione Antonietta, siamo telepaticheee!!!! Che meraviglia questo tortino col semolino! e che bello dev'essere ascoltare i racconti del tuo amico tunisino.. anche il tuo sciroppo mi piace moltissimo e hai ragione, ci starebbe proprio bene sul mio dolce di cous cous! l'unica cosa che non ho mai comperato l'acqua di fiori d'arancio e non saprei neanche dove trovarla... che food blogger, eh? un bacione!!!
RispondiEliminaNoi qui in Campania la troviamo in qualsiasi negozio alimentare:salumerie,ortofrutta e persino macellerie.
EliminaNon può assolutamente mancare nella nostra amata pastiera napoletana!
Adoro le torte sciroppate! Anche se non sono araba nella cucina della mia terra d'origine si preparano tantissimi dolci con il sciroppo. Ho proposta una torta anche sul mio blog...Il semolino è ideale per i dolci sciroppati perché assorbe tantissimo il sciroppo! Questa la provo di sicuro, grazie della ricetta! Ciao, buon fine settimana!
RispondiEliminaCuriosa di sapere la tua terra d'origine!
EliminaAspetta che mo' vengo subito a sbirciare!!!!!
È bellissimo poter avere degli scambi con qualcuno che ha una cultura e delle tradizioni differenti dalle tue, questo dolce parla proprio d'Oriente , ciao
RispondiEliminaGli scambi non possono portare altro che ricchezza
EliminaMolto particolare questo dolce....buonissimo!!!!!!
RispondiEliminaSi,buono sia tiepido che freddo
Eliminastupenda questa ricetta! e ben presentata anche! complimenti per la raffinatezza!
RispondiEliminaGrazie Giovanni
Eliminagrazie di aver partecipato al mio contest con questa ricetta deliziosa!
RispondiEliminaGrazie a te per l'idea di questo bel contest!
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