giovedì 16 febbraio 2012

Sono 15 anni che sei arrivato





Era una domenica e avevo quello “strano” mal di schiena; così dissi al tuo papà e da quel momento tutto si rincorse velocemente fino a quando mi fu detto: è ora, deve nascere. Che paura, nonostante quei nove mesi di attesa e di preparazione, mi sentivo così piccola di fronte ad un evento così grande per me!
 Poi l’ansia e la trepidazione di vederti e di tenerti fra le mie braccia mi facevano ripetere di continuo: prendilo, portamelo, dammelo! Finché il tuo papà non ti appoggiò accanto a me.
 Ti guardai estasiata e rimasi senza parole, con le lacrime negli occhi ringraziando il Cielo per il più grande miracolo che si compiva per me in quel momento.
E da allora è stata una meravigliosa avventura. Accompagnarti nella crescita non è stato facile per me: momenti di dolore, sensazioni di incapacità e di inadeguatezza, grande senso di responsabilità……ma poi anche io sono cresciuta con te, gli ostacoli ho imparato ad affrontarli e a superarli, ho imparato ad andare oltre, come una Resurrezione. Ora, il mio obbiettivo è solo quello di camminare insieme a te.
Non è facile, ci sono momenti di silenzio e di incomprensioni tra di noi, però voglio solo che tu sappia che io ci sono, che se mi apri tu la porta io entro, che per me tu sei il bene più prezioso, che io voglio solo la tua serenità e la tua felicità. Sono felice di essere diventata la tua mamma 15 anni fa.
Buon compleanno, mio piccolo grande tesoro! 




martedì 14 febbraio 2012

Timballini di bucatini con polpettine di alici e friarielli

Per creare questo piatto mi sono ispirata al classico timballo di ziti napoletano. Ho usato i bucatini per una questione di praticità, in quanto stanno meglio in una forma piccola(gli ziti tendono a scappare via dalla cocotte). Al posto delle polpette di carne ho usato quelle di alici e ho sostituito il sontuoso ragù napoletano con i napoletanissimi friarielli. Per completare tutto una salsa di provolone stagionato, che io amo tanto.


Ingredienti

240g di bucatini
80g di alici fresche
1 panino da 50g
20g di provolone del Monaco grattugiato
1 uovo
1 pizzico di pepe
Prezzemolo
Pangrattato
400g di friarielli
1 cucchiaio di colatura di alici di Cetara
1 spicchio di aglio
Olio evo
Sale
Per la salsa al provolone
150g di provolone del Monaco
150g di panna fresca
150ml di latte



Preparazione
Pulire le alici, mettere i filetti ottenuti nel frullatore, aggiungere il panino ammollato, l’uovo, il provolone, pepe, prezzemolo e sale. Azionare fino ad ottenere un impasto fine. Mettere sul palmo della mano del pangrattato, prelevare un po’ d’impasto, rotolarlo sulla mano per dare forma a delle polpettine della grandezza di una nocciola e adagiarle man mano su un piatto spolverato sempre di pangrattato. Esaurita l’ operazione friggerle in olio caldo e metterle da parte.

In una padella a parte soffriggere delicatamente aglio e olio e calare i friarielli lavati senza sgocciolarli eccessivamente, salare, coprire e cuocere per una decina di minuti. A questo punto dividerli a metà: una parte frullarli con il loro liquido di cottura, l’altra tagliarli grossolanamente con un coltello.
Cuocere i bucatini, scolarli, condirli con i friarielli sia frullati che spezzettati, con le polpette,la colatura di alici e un po’ di provolone grattugiato. Trasferirli nelle formine individuali, precedentemente unte di olio e spolverate di pangrattato, compattarli con le mani e rifinire con altro olio e pangrattato. Coprire con fogli di alluminio e cuocere in forno a 200° per 20 minuti. Togliere l’alluminio e gratinare per 5 minuti. Spegnere e lasciar riposare 10 minuti. 


 Nel frattempo preparare la salsa: mettere in un tegamino provolone, panna e latte e far sciogliere a bagnomaria amalgamando con una frusta.
Metà di questa salsa dividerla in 4 piatti, adagiarci sopra i timballini sformati e nappare con la restante salsa.




giovedì 9 febbraio 2012

Tortine integrali

Potevo chiamarli muffins, perché quella è la forma e quelli sono gli stampini in cui li ho cotti. Però non me la sono sentita: è semplicemente una torta allo yogurt  nella versione integrale trasformata in tortine.
Il motivo è una questione di praticità: non avendo né cereali né biscotti per la colazione dei miei figli e avendo poco tempo a disposizione(45 minuti dalla mia sveglia alla loro partenza per la scuola)mi dovevo inventare qualcosa di goloso e veloce, avendo come alleati gli ingredienti utilizzati e il mio pratico fornetto che si riscalda davvero in un batter d’occhio. Quindi facendo la mia torta in mini formato ho risparmiato notevolmente sui tempi di cottura, poi con il freddo che fa in questi giorni mi è bastato mettere le mie tortine per 3-4 minuti sul davanzale della finestra che si sono sformate a meraviglia e le hanno potute gustare ancora calde e fragranti.

Ingredienti
1 yogurt da 125g
200g di farina integrale
200g di zucchero di canna
1 cucchiaio di miele di castagno
50g di burro
2 uova
Sale
Lievito per dolci

Preparazione
Mettere nel robot da cucina uova e zucchero e azionare, poi aggiungere lo yogurt, la farina a cucchiaiate, il burro fuso, il miele, il sale e infine il lievito setacciato. Imburrare e infarinare degli stampini da muffin, versare il composto a cucchiaiate fino a due terzi dal bordo, infornare a 170° e cuocere per 20 minuti.







martedì 7 febbraio 2012

Chutney di cipolle rosse e mele annurche

Il mio frigo è pieno di salse: maionese, ketchup, senape ,al curry, di soia, al vino….qualcuna preparata da me, altre comprate. Quella che mi mancava ancora era  il chutney. Non avendola mai trovata nei negozi, mi sono cimentata io nella preparazione. Si può variare abbastanza negli ingredienti base, mentre ci sono alcuni elementi che sono fissi e che la caratterizzano nel gusto come i chiodi di garofano, lo zucchero, l’aceto.
E’ una salsa tipica della cucina indiana, usata per accompagnare riso, carni o verdure e diffusa in Europa dagli anglosassoni nel periodo del colonialismo.

Ingredienti

2 cipolle di Tropea
2 mele annurche
4 cucchiai di zucchero di canna
6 bacche di ginepro
10 grani di pepe
6 chiodi di garofano
1 tazzina di aceto di mele 
1 tazzina di aceto balsamico di Modena Igp

Preparazione

In una pentola di ghisa antiaderente tostare delicatamente il ginepro, il pepe e i chiodi di garofano per pochi minuti per far sprigionare gli aromi delle spezie.
Aggiungerci le cipolle tagliate a fette, la mela tagliata a dadini non sbucciata, lo zucchero e l’ aceto di mele.
Cuocere a fuoco lentissimo per 1 ora, coperto. Trascorso questo tempo, versare nel tegame l’aceto balsamico e cuocere ancora 5 minuti.
Trasferire in vasetti di vetro puliti e chiudere. Si conserva in frigo per alcuni mesi.
Ottima per accompagnare arrosti di carne o carni alla griglia e formaggi stagionati.
Io l’ho provata nella crèpe, insieme a una fetta di mortadella e del provolone piccante: sublime!
Su un crostino integrale con Castelmagno e confettura di fichi: golosa!









Ma è buonissima anche semplicemente spalmata su una fetta di pane casareccio. 





sabato 4 febbraio 2012

Cavolini di Bruxelles speziati

Questi, detti di Bruxelles in effetti non lo sono. Originari dell’Italia, importati in Belgio dai legionari romani.
Nella loro numerosa famiglia, si racconta, che essi siano i più ricchi di vitamina E, quindi  vantano proprietà antitumorali per eccellenza. Inoltre, come il resto della famiglia, hanno proprietà antiulcera, antianemica, antistress, con funzioni neuroprotettive, combattendo quindi nervosismo e irritabilità………
Potremo continuare all’ infinito a decantare tutte le doti medicamentose di questi piccoli germogli, però c’è una grande nota dolente: il loro sapore non è molto amato.
Il sentore predominante è l’amaro, difficile da eliminare nonostante tutti gli accorgimenti: l’ideale è bollirli per 5/7 minuti in acqua con un po’ di aceto e poi procedere alla normale esecuzione della ricetta.
Io le ho provate tutte, ma l’amaro è sempre lì. Quindi ho preparato questa ricetta, con la speranza di camuffare quell’odioso sapore e devo dire che il risultato è……si sente ancora l’amaro. Però tutto sommato si riescono a mandare giù. Le dosi sono per due persone: io e mio figlio, entrambi accomunati da quell’ atteggiamento di voler assaggiare tutto, sperimentare sapori nuovi, conoscere tutto quello che concerne l’ universo del cibo. Però essendo più o meno 9 cavolini un’ assaggino lo può fare anche una terza persona( meglio ancora così finiscono prima).




Ingredienti

200g di cavolini di Bruxelles
1 arancia bio
10g di burro
1 cucchiaio di uvetta
1 cucchiaino di zenzero in polvere
1 puntina di curry
1 puntina di fecola di patate
Sale
Aglio



 Preparazione

Ricavare delle zeste dall’arancia, sbollentarle per 1 minuto, passarle in un colino, raffreddarle con acqua corrente e metterle da parte. Spremerne il succo e metterci in ammollo l’ uvetta.
Intanto cuocere i cavolini a vapore per 10 minuti. In un tegame a parte mettere a freddo tutto il resto degli ingredienti, tranne le zeste, amalgamarli delicatamente con un cucchiaio di legno e cuocere a fuoco dolce fino ad ottenere una crema dalla consistenza fluida. Una volta cotti, aggiungerci i cavolini, spadellarli brevemente, impiattare nappando con la cremina rimasta e guarnendo con le zeste di arancia.






mercoledì 1 febbraio 2012

Torta Caprese


“Il piacere della tavola attira nella sua rete uomini semplici e regnanti”.
Questa frase , scritta sulla copertina del libro Zeppole, struffoli e chiffon rosso, rappresenta un po’ quello che il mio post vuole comunicare. Questo libro, della scrittrice sorrentina Cecilia Coppola, è la ricerca meticolosa dell’origine storica di svariate pietanze tipiche della Penisola Sorrentina, della Costiera Amalfitana, di Capri, di Napoli. Pietanze all’ origine povere, diffuse tra i contadini del posto, venivano proposte  in occasione della venuta di regnanti, letterati, attori e altri personaggi famosi che arrivavano in questi luoghi incantevoli per trascorrere dei momenti di relax.
E in questo libro è raccontata anche l’origine della Torta caprese. Erano gli anni venti del secolo scorso e, si racconta che, il cuoco Carmine Di Fiore dimenticò di mettere la farina in un dolce a base di mandorle preparato per tre malavitosi, arrivati a Capri per acquistare una partita di ghette per Al Capone. Errore imperdonabile per un cuoco! Ma questo dolce piacque tanto a queste persone che vollero il nome. Da allora si diffuse rapidamente con il nome di Caprese.
Dolce a base di mandorle e cioccolato, basso, croccante fuori e morbido dentro: niente farina, niente cacao, niente aromi, niente lievito. Ulteriori aggiunte sono altre torte ma non la Caprese. Inoltre c’è la versione al limoncello e la versione bianca resa famosa dal grande pasticcere amalfitano Salvatore De Riso, le quali meritano un post a parte.
Ma veniamo alle dosi, che ho proporzionalmente ridotto rispetto alla ricetta originale, per adeguarla al mio stampo a cerniera di 25 cm di diametro.

Ingredienti

240g di mandorle
4 uova
200g di burro
200g di cioccolato fondente
160g di zucchero

Preparazione
Spezzetare il cioccolato fondente, aggiungerlo alle mandorle, trasferirli in un frullatore e, a intermittenza, ridurre tutto a una polvere sottile e omogenea.
A parte separare i tuorli dagli albumi, nei primi aggiungere lo zucchero e con le fruste elettriche ottenere una crema spumosa. A questa aggiungere cioccolato e mandorle, il burro fuso e raffreddato e infine gli albumi montati a neve soda a cui si è aggiunto precedentemente un pizzico di sale.
Trasferire tutto in uno stampo imburrato generosamente e cuocere in forno preriscaldato a 170° per circa 45/50 minuti.
Una volta raffreddata cospargerla abbondantemente di zucchero a velo.





Ottima gustata anche con una profumata Salsa alla vaniglia








Preparata così: Mettere una stecca di vaniglia Bourbon incisa a metà in 250ml di latte, portare a ebollizione, spegnere e lasciare in infusione per 15 minuti. In un tegamino a parte battere un tuorlo d’uovo con 25 g di zucchero e un cucchiaino raso di fecola di patate, aggiungere il latte alla vaniglia filtrato e una noce di burro. Cuocere fino a che la salsa velerà il cucchiaio senza mai farla bollire.







Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...