Con questa
iniziativa, i food blogger che aderiscono a "unlamponelcuore"
intendono far conoscere il progetto "Lamponi di pace" della
Cooperativa Agricola Insieme,nata
nel giugno del 2003 per favorire il ritorno a casa delle donne di Bratunac,
dopo la deportazione successiva al massacro di Srebrenica, nel quale le truppe
di Radko Mladic uccisero tutti i loro mariti e i loro figli maschi. Per aiutare
e sostenere il rientro nelle loro terre devastate dalla guerra civile, dopo
circa dieci anni di permanenza nei campi profughi, è nato questo progetto,
mirato a riattivare un sistema di microeconomia basato sul recupero dell'antica
coltura dei lamponi e sull'organizzazione delle famiglie in piccole
cooperative, al fine di ricostruire la trama di un tessuto sociale fondato
sull'aiuto reciproco, sul mutuo sostegno e sulla collaborazione di tutti. A
distanza di oltre dieci anni dall'inaugurazione del progetto, il sogno di
questa cooperativa è diventato una realtà viva e vitale, capace di vita
autonoma e simbolo concreto della trasformazione della parola
"ritorno" nella scelta del "restare".
Una sera
leggevo nel blog di Anna Maria Pellegrino un post che raccontava di questo genocidio, intriso di note storiche,
molto profondo ma allo stesso tempo molto straziante. Rimasi senza parole, non
riuscii a lasciare un commento, ma ci ritornavo su più volte. Perché ero
rimasta senza parole? Perché mi pesavano quelle verità così sconcertanti?
Poi avevo
intravisto uno spiraglio di luce, una speranza, un riscatto finalmente, e
questo mi diede la capacità di capire che noi tante volte facciamo finta di non
vedere ciò che ci accade intorno.
Verità che
non ci fanno comodo, che ci obbligano a farci fare pesanti esami di coscienza
su noi stessi per vedere dove arrivano
le nostre responsabilità. Siamo circondati di miseria, materiale e spirituale;
siamo circondati di sofferenza e disagi eppure viviamo in un torpore, in uno
stato di addormentamento che ci fa camminare, agire e pensare in realtà
parallele che ci cuciamo su misura.
Poi arriva
il riscatto.
E non sono i
festini in cui ci immergiamo con naturale disinvoltura; e non sono i bagordi
che ci fanno divertire fino allo stordimento; e non sono mimose vendute in ogni
angolo di strada.
Il riscatto
è ricominciare, ritrovare quella dignità che a tutti i costi è stata sottratta
da qualcun altro con prepotenza e violenza; è tirare su dei figli dandogli
solide fondamenta ma capaci di essere uomini diversi ; permettergli di godere
di quei diritti che sono il sacrificio di altri uomini.
A metà post quando lessi del progetto di solidarietà “Lamponi di pace”, ebbi letteralmente un lampo nel
cuore: non poteva essere trovato nome più appropriato per questa nostra
iniziativa‼!
E mi sentivo in dovere di contribuire anche io con una ricetta, una
ricetta che rappresenta questo mio sentimento: un raviolo che
racchiude al suo interno ( il cuore) il lampone!
Per la
sfoglia
150 g di
farina
150 g di
semola rimacinata
3 uova cat.
A
2 cucchiai
di olio extravergine d’oliva
Setacciate
le due farine su una spianatoia, poi con le dita fate un buco al centro, la
fontana, sgusciateci le uova e versate l’olio a filo; non aggiungete sale.
Cominciate a incorporare parte della farina con la forchetta, poi quando notate
che l’impasto prende corpo, amalgamate tutto con le mani. Impastate
vigorosamente, schiacciando e piegando più volte senza però stressarlo. Formate
una palla, metteteci una ciotola capovolta sopra e dedicatevi al ripieno.
Per il
ripieno
300 g di
filetto di maialino
2 scalogni
1 piccola
costa di sedano
1 carota
grande150 ml di vino rosso
2 grosse
patate
Olio
extravergine d’oliva
Sale
Pepe
Confettura
di lamponi
Il filetto è
il punto più nobile, succoso e tenero del maiale; se poi è di un maiale giovane
queste caratteristiche risultano ancora più marcate.
Allora
mettete innanzitutto un tegame di terracotta o di ghisa sul fuoco, fate un
soffritto delicato con l’olio, lo scalogno e il sedano tritati finemente e la
carota a pezzi un po’ più grandi. Aggiungete il filetto tagliato a dadini di
circa 2 cm, rimestate per un paio di minuti, salate, pepate e infine irrorate
con il vino. Coprite e lasciate cuocere fino a che il vino evapori
completamente e la carne risulti leggermente caramellata.
Attendete
che intiepidisca poi passate la carne in un mixer e frullate a
intermittenza: deve risultare una consistenza non completamente omogenea, in
cui i pezzi sono ancora disinti.
Aggiungete a
questo punto la patata precedentemente bollita in acqua salata e ridotta a
dadini e date ancora due colpetti con il mixer.
Trasferite
in una ciotola e aggiungete due belle cucchiaiate di confettura di lamponi e
amalgamate.
Stendete la
sfoglia e ricavatene dei rettangoli di 8 cm di larghezza.
Prelevate il
ripieno con un cucchiaino e rotolandolo tra le mani formate delle palline
grandi quanto una nocciola;adagiatele sulla sfoglia di pasta distanziandole tra
di loro di circa 2,5 cm. Piegate la sfoglia sul ripieno, con i mignoli fate
fuoriuscire l’aria, poi con una rotella dentellata sigillate lungo i bordi e
ricavate i ravioli.
Per il
condimento
100 g di
burro chiarificato
80 g di
nocciole sgusciate
100 g di
briciole di pane
1 tazzina di
sciroppo di lampone
In un
saltapasta largo sciogliere il burro e aggiungere prima le nocciole e poi le
briciole di pane. Spadellare un paio di minuti e spegnere.
Mettere la
pentola con l’acqua, cuocere i ravioli, scolateli man mano che vengono a galla
e versateli nel condimento di nocciole e pane.
Amalgamate e
se occorre aggiungete un po’ di acqua di cottura.
Impiattate e
completate con dello sciroppo di lampone ed eventualmente una spolverata di
pepe di mulinello.
E ora tutti nelle Botteghe Altromercato, da Mio-bio e nelle Coop-Adriatica e Nord-Est
Poi mettetevi comodi e guardatevi questo video dove c'è l'internento di Rada Zarkovic promotrice e anima della cooperativa che produce e trasforma i lamponi
woooow questa ricetta salata è degna di nota, complimenti!!! ;)
RispondiEliminache dire, partecipare a questa iniziativa con voi è stato davvero bello.
Felice 8 marzo
Bellissimo piatto con ingredienti azzeccatissimi.Maiale e frutta mi insegni che sposano bene e il tocco di nocciole completa l'opera.Purtroppo riesco a vedere solo le foto,ho un problema con i fonts del mio Pc.
RispondiEliminaA Presto
ciao Antonietta la tua rappresentazione è degna di nota :) la farcia dei ravioli è mitica!!!! buon fine settimana :)
RispondiEliminasperiamo che il nostro contributo possa essere d'aiuto!
RispondiEliminami piace molto la tua proposta!!!
ciao
elisa
Sicuramente un pò di rumore l'abbiamo fatto, speriamo che a qualcosa sarà servito, intanto io mi tengo da parte questa ricetta che è da provare, anche perchè il filetto di maiale è una dei tagli che preferisco da usare nelle farcie.
RispondiEliminaÈ stato un piacere aver condiviso questa iniziativa.
sei semplicemente favolosa Antonietta, grazie!
RispondiEliminaSandra
davvero una bellissima proposta, molto originale! felice di conoscerti, grazie a questa inizativa a cui ho partecipato con grande entusiasmo! a presto spero, da oggi ti seguo!
RispondiEliminaFantastica Antonietta! una ricetta veramente invitante, saporita e così ben realizzata!! l'abbinamento fra la carne di maiale, oltretutto un pezzo così pregiato, con i lamponi mi pare p-e-r-f-e-t-t-a!! il tuo grande cuore ha elaborato, pensato e condiviso questa meraviglia ed è riuscito a trasmettere qualcosa di speciale e difficilmente spiegabile a parole: un vero senso di solidarietà, far capire a queste donne che non sono sole e che la loro grande dignità e la loro forza fanno da calamita per tante cose belle come questa iniziativa e le persone che l'hanno condivisa. Un bacione
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