Ecco
puntualmente, mentre sono in giro per la spesa mi squilla il cellulare, ed
eccolo è sempre lui che puntualmente mi chiama per chiedermi se, giacché mi
trovo, di comprargli l’ultimo di Caparezza;
e questo
succede indifferentemente io decida di andare al mercato o in una botique.
Ed io
puntualmente non mi scomodo proprio a cercare un negozio!
Ma perché,
mamma? Sento ogni volta questo ridondio.
Semplicemente
perché tu giri mezza Napoli e non ti scomodi proprio a cercartelo.
Mamma ma io ho
la metro, ho il treno, mi suona la campanella, non mi bastano i soldi………….
Le solite
eterne risposte.
E sabato
eccolo di nuovo
Mamma sei al
centro commerciale?
Si!
Me lo prendi
il disco di Capa?
Vabbè te lo
prendo!
Giro per l’immensa
bolgia, un caldo infernale, le borse con la spesa ( mannaggia a me che non ho
preso il carrello!)non trovo l’ombra di un negozio di dischi!
Decido di
andarmene
Di nuovo il
telefono
Mamma l’hai
preso?
No, non
trovo il negozio!
Ma non è un
negozio, è alla Mondadori!
Mannaggia a
me, ci sono passata e ripassata dieci volte, ecchecavolo non ci ho pensato
mezza volta a entrarci.
Stanca
morta, con le guance che sembravano due mele rosse e i capelli elettrizzati entro e
filo dritta verso la commessa: mi può indicare dove sono i cd di Caparezza? Sa
è per mio figlio.
E lei mi fa:
ah lo dicevo che non poteva essere per lei un cd del Capa
Quella capa
gliel’avrei conficcata nel vetro dove mi ero specchiata poco prima!
Mentre
dietro di lei mi avvicinavo alla cassa, prendendo i soldi ecco a sottolinearle:
guardi che Caparezza l’ascolto pure io, ho cominciato ad ascoltarlo molto prima che nascesse mio figlio e ce l’ho anche sul mio cellulare!
Me ne vado
con un dilemma in testa: ma cosa voleva mai dirmi quella? Sono vecchia per caso?
Torno a
casa, tardi, troppo tardi.
A loro una
pasta al burro ed io all’olio (non amo tanto il sapore del burro sulla pasta).
No anzi,
visto il mio umore alquanto rabbioso ripiego piacevolmente su uno spaghetto
aglio olio e peperoncino.
Ma poi mi
balena un altro dilemma: ma non è un piatto da vecchi?
Spaghetti aglio olio e
peperoncino
Ingredienti
350 g di
spaghetti
2 spicchi di
aglio
Peperoncino
100 ml di
olio extravergine d’oliva
sale
Preparazione
Mettere l’acqua
per gli spaghetti sul fuoco. In un tegame a parte versare l’olio, l’aglio
schiacciato e il peperoncino sminuzzato. Far rosolare a fuoco dolcissimo,
facendo attenzione a non far bruciare l’aglio.
Quando l’acqua
bolle calare gli spaghetti, salare e cuocere secondo i tempi indicati sulla
confezione.
Scolare e
trasferire nel tegame con aglio e olio, mantecare, spegnere far riposare due
minuti e servire.
Varianti da
aggiungere al soffritto
-un’acciuga
dissalata e diliscata facendola disfare completamente mentre soffrigge;
-due pomodorini
schiacciati e fatti saltare a fuoco vivo;
- al momento
della mantecatura una spolverata di prezzemolo fresco.
ma nooo!!! questo è un piatto per tutte le età! e poi non ci pensare agli anni che passano, si matura ma non si invecchia ...l'interessante è sentirsi giovani dentro. un abbraccio,Peppe.
RispondiEliminaMa come vecchia, no non sono d'accordo anche perchè sai che io ti corro dietro!!!!!
RispondiEliminaAglio e uogl il piatto che non invecchia mai!!!!!
A presto
Buonissimi....li adoro, e non penso assolutamente si tratti di un piatto da vecchi:))
RispondiEliminabaci
Rosy
Anto indovina cosa ho appena finito di mangiare? trenette con aglio olio e peperoncino... loro, uniche, intramontabili.. che mangio da sempre e ancora oggi a 32 anni non vedo perchè dovrei privarmi di una simile golosità.. pensa che mia figlia piccola li stava preferendo alla sue penne al pomodoro... peccato per il peperoncino altrimenti ne avrei preparato una porzione anche a lei:)
RispondiEliminaBelli i Capa... non ci sono limiti di età per ascoltare musica, solo limiti intellettuali di persone come la commessa di Mondadori ;) ti abbraccio:**
non credo affatto che sia un piatto da vecchi, anzi, io non mangio spesso la pasta ma gli spaghetti aglio, olio e peperoncino sono forse uno dei modi che mi piace di più, oltre che un'ancora di salvezza certa per un vegano al ristorante ;)
RispondiEliminae ti dirò di più, per sfatare la tua convinzione: credo proprio siano uno dei piatti che i giovani si fanno più spesso quando ritornano a casa in mezzo alla notte col buco nello stomaco..;D
ciao, uno dei grandi classici della nostra cucina che amiamo molto pure noi! Pochissimi ingredienti per esaltare tutto il profumo di questo piatto.
RispondiEliminabaci baci
Cara Antonietta, questo è un piatto per tutte le età e che mantiene belli giovani e pimpanti! Ricordo che mi piaceva un sacco anche da ragazza. Ti abbraccio :)
RispondiEliminaSono finita sul tuo blog per caso e cosa mi ritrovo? un grande classico presentato in grande stile! come posso non aggiungermi ai tuoi lettori?! Sarebbe impossibile non farlo :-)
RispondiEliminaComplimenti
Non è assolutamente un piatto da vecchi, io lo adoro e nella sua semplicità riesce a mettere sempre tutti d'accordo.
RispondiEliminaAnch'io lo adoro...è un piatto strepitoso!! Un caro saluto e buon weekend, Mary di Unamericanatragliorsi
RispondiEliminaBuona..ogni tanto a me prende la voglia, così dal nulla..
RispondiEliminaciao Antonietta,
RispondiEliminacome mi sono letta volentieri queste richieste, domande, dubbi, riflessioni
tra te genitore e i figli che crescono!!!
Sei sempre molto brava a trasmettere emozioni per scritto e in cucina!!
Un bacio da apelaboriosa