Questa è una
di quelle ricette che fa parte del quaderno della nonna, anche se un quaderno
in effetti non ce l’ho, ma è stata tramandata fedelmente senza modifiche e
senza rivisitazioni.
Noi le
chiamiamo guanti perché si fanno della grandezza di una mano, sottili sottili,
con un solo taglio al centro.
Ovviamente
si va ad occhio, ma le dosi le ho “ricostruite” io. In mezzo a quella fontana
di farina ci si mette quello che è previsto, si impasta e poi in base alla
consistenza che si sente sotto le mani si aggiunge altra farina o altri liquidi.
Una tira l’altra,
altamente pericolose per la linea, ma in compenso una soddisfazione per il
palato!
Ingredienti
350 g di
farina
2 uova
2 cucchiai
di limoncello
2 cucchiai
di olio d’oliva
½ bicchiere
di vino bianco
2 bustine di
vaniglia
1 pizzico di sale
1 pizzico di sale
½ lt di olio
di girasole per friggere
zucchero da spolverare
Preparazione
Setacciare
la farina, fare una fontana, aggiungere prima le uova e poi tutto il resto
degli ingredienti. Iniziare a impastare con una forchetta per amalgamare parte
della farina, poi quando diventa abbastanza consistente iniziare a impastare
con le mani. Ripiegare e appiattire più volte senza tirare la pasta per una
decina di minuti. Formare una palla e lasciar riposare per 15 minuti. Poi con
una mattarello tirare una sfoglia molto sottile: non sarà difficile perché la
pasta risulta molto elastica. Con una rotella dentellata formare dei grossi
rombi, grandi quanto una mano e praticare un’incisione al centro.
Mettere a
scaldare l’olio in una padella di circa 28 cm di diametro e quando ha raggiunto
la temperatura procedere alla frittura di 2-3 guanti alla volta. Una volta
tuffato nell’olio, con la forchetta tenerlo immerso per far si che sia inondato
di olio bollente anche in superficie: questo accorgimento favorisce la
formazione uniforme delle bolle su entrambi i lati. Man mano che sono pronte
trasferirle prima in un grande colino adagiandole verticalmente e poi in un
piatto largo. Solo al momento di servirle spolverarle di zucchero a velo o
semolato.
Sembra di sentirne il profumo :) Un abbraccio
RispondiEliminaL'ultimo sforzo culinario finisce proprio con carnevale e queste chiacchiere per noi campani sono il massimo della bontà.Una tira l'altra e poco, ci si arrende quando non c'e' ne piu' nemmeno una briciola.
RispondiEliminaA presto
Meravigliose..leggere come una nuvola e sicuramente buonissime..bravissima come sempre, e grazie mille per la ricetta:)
RispondiEliminabaci
Rosy
Favolose !!!!!
RispondiEliminaComplimenti per il blog e per le ricette !!!
Mi sono iscritta tra le tue lettrici !!!
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E questo e' di ricette per i bimbi !
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Meno male arrivo in ritardo e carnevale è già finito, altrimenti sarei già di là a scaldare l'olio... che spettacolo! la ricetta comunque la segno, con il limoncello nell'impasto non si può non provare! diciamo che comincio a mettermi a dieta ora... :-)
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