Tempo di bilanci
e di riflessioni, tempo di tirare le somme.
No, non è vero che oggi è come ieri e così sarà
anche domani.
Entrare nei
quaranta ti fa riflettere, ti fa fermare, ti fa pensare in un modo più
prepotente e irruente.
Qualcosa cambia.
Una maturità diversa e una diversa consapevolezza su come affronti le cose, la
vita, le persone.
Di persone ne ho
incontrate tante nella mia vita. La scuola, il lavoro, le vacanze, le uscite,
la chiesa, i convegni, gli eventi, gli ospedali, le feste, il blog: tutti
veicoli per conoscere gente, per capire come va il mondo, renderti conto di chi
resta e chi va.
Numeri di
telefono scambiati e mai composti, promesse
di rivedersi ma anche tanti vaffa…
Persone profonde,
a volte strana gente, altre volte superficiali, evanescenti e inconsistenti,
molte, tante con fardelli pesanti che a stento procedono a piccoli e lenti
passi.
Tante, davvero
tante persone ho incontrato; tutte meriterebbero un ricordo e una citazione in
questo mio tempo di bilanci.
Ad ognuna di loro
lascio in dono questa poesia del mio amico Franco Russo:
Trova
il tempo di riflettere, è la fonte della forza.
Trova il tempo di giocare, è il segreto della giovinezza.
Trova il tempo di leggere, è la base del sapere.
Trova il tempo d'essere gentile, è la strada della felicità.
Trova il tempo di sognare, è il sentiero che porta alle stelle.
Trova il tempo d'esser contento, è la musica dell'anima.
Trova il tempo di amare, è la vera gioia del vivere.
Trova il tempo di giocare, è il segreto della giovinezza.
Trova il tempo di leggere, è la base del sapere.
Trova il tempo d'essere gentile, è la strada della felicità.
Trova il tempo di sognare, è il sentiero che porta alle stelle.
Trova il tempo d'esser contento, è la musica dell'anima.
Trova il tempo di amare, è la vera gioia del vivere.
Franco ho avuto modo di conoscerlo poco più di un anno fa;
non ci siamo visti tantissime volte, non abbiamo avuto modo di frequentarci
tanto, non c’è stata possibilità di avere degli scambi frequenti, ma ha lasciato
una profonda impronta in me, perché leggendo soltanto quattro righe che avevo
scritto, mi diede l’impressione che avesse capito la storia di tutta la mia
vita.
Poi scoprii che scriveva poesie, poi scoprii ancora a casa di
un amico comune un suo libro di poesie e allora mi si aprirono nuovi orizzonti
e mi spiegai il perché del suo innato intuito.
Per il mio compleanno, mi ha regalato questa poesia:
PALPITI DEL CUORE
Accompagna per strada, mai solo,
i palpiti del cuore che ascolti,
con passi decisi e, sereno,
se cadi, ti rialzi e riparti.
Alla luce del sole profondi,
la forza, i valori e l’impegno,
il fiore all’occhiello che serve,
più linfa per tralci e radici.
Le vuote parole soffuse,
son gocce di nebbia sbiadite,
dai raggi dell’unica Luce,
che dona calore a chi crede.
Quell’uomo che spande giudizi,
e non cura nel seno le azioni,
magari largheggia in errori,
eterni piaceri e cancrene.
Natura, pur essa ha smarrito,
di madre fedele il suo senso,
un fiume travasa se in piena,
trasforma il suo letto e la via.
Lassù c’è qualcuno che sa,
e parla in silenzio a chi ascolta,
parole di vita da amare,
nutrimento indistinto d’amore.
Franco RUSSO
C’è un’altra persona molto speciale, che,
volutamente, non cito e che da tre anni mi ha permesso di cominciare un cammino
verso la consapevolezza, un cammino praticamente verso me stessa e dentro me
stessa, durante il quale è nato anche il mio blog. Un cammino ancora da
percorrere e ancora difficile, ma intanto si cammina………
E c’è ancora un’altra persona molto speciale,
si chiama Rita Festa, un’interprete di canzoni classiche napoletane e non.
Una donna da una voce calda, profonda e
sensuale, che ti fa emozionare quando l’ascolti e ti penetra dentro.
Ma non è solo questo che la rende speciale ai
miei occhi.
Al
termine di un evento che facemmo insieme, ci conoscevamo appena, mi accarezzò,
mi diede un bacio e anche stavolta mi sentii dire delle parole come se mi
conoscesse profondamente. I miei occhi si riempirono di lacrime e da allora ho
avuto sempre un dolce ricordo di lei.
Le ho chiesto di farmi dono di una canzone
che fosse un inno alla vita:
“Gracias a la vida, que me ha dado tanto
me dió dos luceros, que cuando los abro
perfecto distingo, lo negro del blanco
y en el alto cielo, su fondo estrellado
y en las multitudes, el hombre que yo amo
me dió dos luceros, que cuando los abro
perfecto distingo, lo negro del blanco
y en el alto cielo, su fondo estrellado
y en las multitudes, el hombre que yo amo
Gracias a la vida, que me ha dado tanto
me ha dado el oído, que en todo su ancho
graba noche y día, grillos y canarios
martillos, turbinas, ladridos, chubascos
y la voz tan tierna, de mi bien amado
me ha dado el oído, que en todo su ancho
graba noche y día, grillos y canarios
martillos, turbinas, ladridos, chubascos
y la voz tan tierna, de mi bien amado
Gracias a la vida, que me ha dado tanto
me ha dado el sonido, y el abecedario
con el las palabras, que pienso y declaro
madre, amigo, hermano y luz alumbrando
la ruta del alma del que estoy amando
me ha dado el sonido, y el abecedario
con el las palabras, que pienso y declaro
madre, amigo, hermano y luz alumbrando
la ruta del alma del que estoy amando
Gracias a la vida,
que me ha dado tanto
me ha dado la marcha, de mis pies cansados
con ellos anduve, ciudades y charcos
playas y desiertos, montañas y llanos
y la casa tuya, tu calle y tu patio
me ha dado la marcha, de mis pies cansados
con ellos anduve, ciudades y charcos
playas y desiertos, montañas y llanos
y la casa tuya, tu calle y tu patio
Gracias a la vida, que me ha dado tanto
me dió el corazón, que agita su marco
cuando miro el fruto del cerebro humano
cuando miro el bueno tan lejos del malo
cuando miro el fondo de tus ojos claros
me dió el corazón, que agita su marco
cuando miro el fruto del cerebro humano
cuando miro el bueno tan lejos del malo
cuando miro el fondo de tus ojos claros
Gracias a la vida, que me ha dado tanto
me ha dado la risa y me ha dado el llanto
así yo distingo dicha de quebranto
los dos materiales que forman mi canto
y el canto de ustedes, que es el mismo canto
y el canto de todos, que es mi propio canto
y el canto de ustedes, que es mi propio canto”.
me ha dado la risa y me ha dado el llanto
así yo distingo dicha de quebranto
los dos materiales que forman mi canto
y el canto de ustedes, que es el mismo canto
y el canto de todos, que es mi propio canto
y el canto de ustedes, que es mi propio canto”.
A
volte nella vita ti danno di più il passaggio di queste meteore silenziose….
Che
altro dire? Che altro aggiungere?
E’ un
tempo in cui tutti si lamentano, un tempo di profonda crisi e povertà. Ma c’è
soprattutto una crisi e una povertà interiore, facendoci lamentare delle cose
che non abbiamo e dimenticato di dire grazie per tutte le cose che abbiamo.
Non è
questione di vedere il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto: ho imparato ad
accontentarmi di quello che ho, ad avere gratitudine per quello che ho
ricevuto, senza perdere i miei sogni e le mie ambizioni che hanno ancora
l’entusiasmo di un’adolescente.
Ma
come festeggio questi quarant’anni? Cosa si mangia in Trappola oggi?
Non
so, per un giorno ho deposto gli arnesi e gli attrezzi.
Mi
concedo da sola una piccola coccola, ma la ricetta è argomento di un prossimo
post‼!
GRACIAS A LA VIDA......Y GRACIAS A TI......
RispondiEliminaRitaaa!!!
EliminaCiao Tonia
RispondiEliminatantissimi Auguri e molto toccante sia la poesia che questo bellissimo pezzo.
Un forte abbraccio.
Guerino
Grazie Guerino
Eliminacomplimenti pe il blogg, cosa sono queste tortine?
RispondiEliminaE chi è questa Little che mi scrive???
EliminaAllora anche qui ti faccio i miei più sinceri auguri! Antonietta che belle presenze positive hai incontrati nel tuo cammino ❤
RispondiEliminaPS gli anta sono magici ;)
Grazie cara omonima coetanea
Eliminaciao antonietta! eccomi approdata sul tuo bellissimo blog :)))
RispondiEliminaintanto auguri e benvenuta negli anta... non è che cambi poi tanto sai? ;)
devi essere una persona speciale, molto belle sia la poesia che la canzone che ti hanno dedicato.
aspetto la ricetta!
un abbraccio e a presto
Grazie Cristina e benvenuta!!!
EliminaTanti auguri...l'età è quella che ti senti non quella che fai...é più giovane un 80enne curioso che un 20enne pigro!
RispondiEliminaCiao ANTO negli anta
Io sono sicuramente una quarantenne pigramente curiosa!!!
EliminaPerdonami se sono arrivata in ritardo anche il giorno del tuo compleanno :-( Tantissimi auguri di cuore e benvenuta nei famigerati "anta"! bellissime le poesie, fanno riflettere e la canzone così vera e struggente.. è bellissima la sensibilità che hai, Antonietta, e non conta l'età, ci si nasce e basta. Hai ragione, dovremmo tutti imparare a smettere di lamentarci di quello che non abbiamo e gioire di quello che invece abbiamo, che è molto, moltissimo certe volte. E' una cosa che mi ripeto sempre anche io, alcune volte realizzo quanto sono fortunata, mentre altre volte sembra che mi manchi tutto.. aver passato i 40 non mi ha portato ad una maggiore consapevolezza, maturità o tranquillità, spesso mi sento ancora come una bambina impaurita e sola, bisognosa di tutti e tutto. Ma questa è la mia vita, fatta di tante piccole e grandi cose, cerco di accettarla così com'è nelle cose belle e nelle cose brutte. Io per i 40 anni ho aperto un blog, e da allora ho incontrato tante belle persone, come te: amicizie virtuali che nulla hanno da invidiare a quelle reali. Ancora auguri di buon compleanno e.. aspetto la ricetta di queste meraviglie! ♥
RispondiEliminaPerdonarti? No, ci sei e questo conta. Anzi forse me la crei un po' di attesa che mi prepara a una gioia più grande nel "riceverti"
EliminaGuarda che quella consapevolezza, maturità o tranquillità non ti arriva mai come un qualcosa di definitivo, come un punto di arrivo; comincia e poi non si finisce mai, ogni volta è un passo in più, un tassello in più che aggiungi a questo puzzle misterioso e ingarbugliato che è la vita.
Le paure e le solitudini infantili ci accompagneranno sempre, poi siamo noi che dobbiamo trovare quella forza interiore per vincerle e superarle.
E poi gli amici che ci stanno a fare se non per tendere una mano?
Vediamo se indovino: mozzarella frullata pomodoro e base di pane e basilico ma tutto con addensanti e frigo?!
RispondiEliminaVeramente!?!?!?
EliminaLa risposta per ora è no!!!
Auguri!
RispondiEliminaGrazie!
Eliminacarissima ti faccio i miei più cari auguri... il tempo passa è inevitabile, ma la cosa più importante è aver costruito, essere circondata da affetti e persone importanti e credo che tutto questo ci sia....
RispondiEliminala tua sensibilità si percepisce dai versi e le canzoni... sei proprio una bella persona:) un bacione
Un bacio anche a te cara Simona!
Eliminaaugurissimi e grazie per avermi fatto conoscere questa meravigliosa artista!!!!
RispondiEliminaGrazie
EliminaTanti auguri di buon compleanno un abbraccio
RispondiEliminaGrazie Fabrizio!!!
EliminaAUGURI BELLI antonietta!!
RispondiEliminaSolo oggi perchè è un periodo intenso e usiamo pochissimo il computer.
La tua trappola è un "luogo" dove voliamo sempre con gioia e
ne usciamo sempre portando un po' di polline prezioso che può essere una tua bella ricetta, una tradizione, una emozione, un ricordo, la bella personalità
della padrona di casa-anta e oggi?
Oggi abbiamo trovato tante belle cose, ma ne diciamo una per tutte
"Trova il tempo di giocare, è il segreto della giovinezza"
Pensiamo che continuare a giocare da adulti sia un grande segreto.
Un bacio pieno di grandi auguri
le 4 apine
Grazie apine care, di tutto, con tutto il cuore!!!
EliminaAuguri innanzi tutto!! Ho scoperto oggi il tuo delizioso blog e mi sono unita ai tuoi lettori fissi, così non rischio di perdermi le tue prossime realizzazioni e la ricetta della delizia che hai pubblicato! Grazie e buon fine settimana!
RispondiEliminaBenvenuta Barbara e grazie per gli auguri.
EliminaLa "delizia" è quasi pronta
Auguri, anche se in ritardo! E complimenti per il blog, davvero bellissimo! Mi unisco con piacere ai tuoi lettori!
RispondiEliminaAh e complimenti per la canzone, è struggente ma bellissima..
RispondiEliminaMi aggiungo ai tuoi lettori per non perdermi la ricetta allora :-) bellissimi pensieri, e auguri anche da parte mia! :-)
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