Quest’anno, per la prima volta, mal di gola e influenze di
varia natura, non hanno bussato alla nostra porta; ma non canto ancora
vittoria, ci vado cauta tenendo le dita fortemente incrociate.
Il merito di tutto questo?
Del mio sorprendente maritino!
No attenzione, non è che mi abbia portato in casa qualche
acqua miracolosa o che si sia improvvisato stregone: niente di tutto ciò.
Erano anni che si lamentava che i suoi alberi di agrumi non gli davano più i frutti di una volta; sembrava uno di quei vecchietti nostalgici che, seduti al sole e appoggiati a un bastone, raccontavano i bei tempi che furono.
No, non ne potevo più. E da allora ci siamo messi alla ricerca ogni volta di un nuovo giardiniere, che con la giusta potatura avesse potuto un po' rinvigorire quei rami stanchi.
E ogni anno la storia si ripeteva: pochi, pochissimi frutti e tante lamentele.
Poi un giorno, parlando con il mio collega tunisino, scoprii con sorpresa che si cimenta anche in questo mestiere, e allora fu spontaneo l'invito a fare una visitina ai miei agrumi.
Tecnica e maestria diversa da tutti gli altri conosciuti fino ad allora.
E lui, il maritino, lì sotto a carpire i segreti, poi una chiacchierata conclusiva e sembrava ormai essere il custode di arcani segreti.
Poi finalmente agrumi, tanti agrumi.
L'anno successivo, con mia immensa e gradita sorpresa, il maritino s'improvvisa giardiniere. Una fatica immane per districarsi tra quei rami ingarbugliati, per cercare di raggiungere quella sorta di cime tempestose, per svolgere a puntino quel lavoro di cui aveva aperto la strada il tunisino.
I risultati? Agrumi, tanti agrumi, tantissimi agrumi, e quei poveri alberi sembrano ormai sfiniti da cotanto peso.
Erano anni che si lamentava che i suoi alberi di agrumi non gli davano più i frutti di una volta; sembrava uno di quei vecchietti nostalgici che, seduti al sole e appoggiati a un bastone, raccontavano i bei tempi che furono.
No, non ne potevo più. E da allora ci siamo messi alla ricerca ogni volta di un nuovo giardiniere, che con la giusta potatura avesse potuto un po' rinvigorire quei rami stanchi.
E ogni anno la storia si ripeteva: pochi, pochissimi frutti e tante lamentele.
Poi un giorno, parlando con il mio collega tunisino, scoprii con sorpresa che si cimenta anche in questo mestiere, e allora fu spontaneo l'invito a fare una visitina ai miei agrumi.
Tecnica e maestria diversa da tutti gli altri conosciuti fino ad allora.
E lui, il maritino, lì sotto a carpire i segreti, poi una chiacchierata conclusiva e sembrava ormai essere il custode di arcani segreti.
Poi finalmente agrumi, tanti agrumi.
L'anno successivo, con mia immensa e gradita sorpresa, il maritino s'improvvisa giardiniere. Una fatica immane per districarsi tra quei rami ingarbugliati, per cercare di raggiungere quella sorta di cime tempestose, per svolgere a puntino quel lavoro di cui aveva aperto la strada il tunisino.
I risultati? Agrumi, tanti agrumi, tantissimi agrumi, e quei poveri alberi sembrano ormai sfiniti da cotanto peso.
Ingredienti
3 kg di polpa di arance
2 kg di zucchero
10 semi di cardamomo
Preparazione
Selezionare delle arance integre, senza ammaccature né lesioni, lavarle e metterle in un contenitore capiente, coprirle di acqua e tenerle a bagno per due giorni cambiando l'acqua.
Il terzo giorno procedere alla preparazione della marmellata. Sbucciare le arance, dividerle a spicchi e poi a pezzi più piccoli; pesarle e per ogni 3 kg di polpa aggiungere 2 kg di zucchero. Eventualmente fossero di più o di meno, fare le dovute proporzioni per lo zucchero.Trasferire in una capiente pentola e aggiungere la polpa dei due limoni a pezzetti e i semi di cardamomo pestati. Lasciar macerare un paio di ore, poi accendere il fuoco e dall'ebollizione far cuocere per 1 ora a fuoco dolcissimo. A questo punto trasferire con un mestolo la polpa in un passaverdure per renderla fine, poi riempire dei vasi precedentemente lavati e sterilizzati in acqua bollente, tapparli subito e far raffreddare capovolti.
Ciao Tonia
RispondiEliminacapisco perfettamente la nostalgia di tuo marito è bello vedere i frutti del proprio lavoro.
Ben fatta questa marmellata.
Ciao Guerino
Carissima, inutile dirti che i mariti ogni tanto fanno qualcosa di buono anche loro, ahaha (ora il "mio" mi ammazza!!..ad ogni modo le arance sono tra i miei frutti preferiti e sai che ti dico??? La voglio provare!!!!amo il cardamomo e lo uso molto in cucina...mi hai conquistata!!!Come tutte le tue splendide ricette!!!UYn grandissimo abbraccio!
RispondiEliminaBella soddisfazione per tuo marito e complimenti al tuo collega che gli ha dato degli ottimi suggerimenti.Non ci sono parole per la tua marmellata, è meravigliosa. Complimenti.
RispondiEliminaI nostri confratelli mediterranei sono i maestri degli antichi mestieri.
RispondiEliminaBellissima la marmellata...
Direi anche bellissimi agrumi! La polpa di quelle arance mi sta facendo venir fame e, se possibile, sento il loro profumino fin qui :-)
RispondiEliminamia mamma fa spesso la marmellata con le arance del suo giardino, quasi quasi le consiglio l'aggiunta del cardamomo!
RispondiEliminaun abbraccione
che splendore avere gli alberi di agrumi! immagino la fatica nel potarli... ma che soddisfazione? marmellate così sono oro... e poi se i risultati sono quelli di passare l'influenze stagionali direi che il doppio lavoro lo hanno davvero svolto!:)
RispondiEliminaun bacione:**
Tu non ci crederai ancora ma verso la metà di gennaio cercavo in rete una ricetta di un dolce a base di arancia e cardamomo, un abbinamento che volevo provare.
RispondiEliminaPoi ultimamente avevo abbandonato l'idea ma ho la terrazza piena di arance e una confezione di cardamomo nella dispensa ancora da utilizzare.
Poi passo qui e vedo questa marmellata meravigliosa! se non è feeling questo... che meraviglia, io sogno di avere frutta e verdura a km 0 cioè avere un giardino con alberi da frutto e un bell'orticello. Le arance che ho vengono dalla Sicilia, le compro da un camioncino che arriva a Bologna tutte le settimane. Mi tenta molto questa tua ricetta anche il modo di prepararla. Dimmi un pò ma quella che vedo nella foto è crema di mozzarella che hai usato al posto del burro? comunque complimenti cara Antonietta, per la ricetta e per il vostro albero che finalmente è tornato a fare il suo lavoro!! un bacione!
Carissima quanto mi riempiono di sentimenti di amicizia schietta e sincera questi tuoi commenti!
EliminaL'abbinamento arance e cardamomo è azzeccatissimo; provali pure in un dolce e vedrai che resterai sorpresa.Io proprio in questi giorni ho fatto un dolce con due arance intere, intendo frullate, con zucchero di canna e vaniglia e ancora caldo ci ho spalmato sopra questa marmellata:neanche il tempo di dire "è pronto" che è sparito!
Per quanto riguarda quella cremina è burro, ma burro di bufala, quindi ci sei andata vicino, prodotto artigianalmente da mio cugino.
mi piace ammorbidirlo un po' prima di spalmarlo sul pane.
Un bacione, mia cara!
burro di bufala! chissà che bontà!! ok allora prima faccio la marmellata poi il dolce che hai fatto tu! d'altronde, non vorrei far marcire tutte le arance che ho.. in qualche modo dovrò pur utilizzarle! :-)
Eliminagrazie cara e a presto!
Le chiamerei immagini di bontà! Il giardinere ha fatto un corso accelerato a tuo marito di tutto rispetto, visto il risultato! La marmellata d'arance rimane la mia preferita. Io coltivo un orticello in vasi grandi nel giardino da primavera fino all'inizio dell'autunno, ma alberi... niente. E' bello uscire fuori e prendere quello di cui si ha bisogno. Se poi riesci a fare delle marmellate da sogno... con quel cardamomo che devono essere veramente una bontà...! Buona domenica!
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