Da quattro chiacchiere tra appassionati di cibo, nate per caso, perché ci si ritrova lì non per caso, di cosa si può parlare?
Di cibo naturalmente
Della qualità dell'olio, di farine comprate nelle botteghe di fiducia, del fare il pane a casa, del piacere delle cose semplici.
E poi salta fuori una vellutata; all'annuncio degli ingredienti era facile da farsi, povera negli elementi, insomma una roba a portata di tutti. Ma raccontata da Corrado, no. E' tutta un'altra vellutata!
Mi è sembrata una lezione di cucina, con la spiegazione minuziosa di tutti i vari passaggi e i segreti per una buona riuscita.
Corrado mi ha visto interessata, anzi sicuramente si è accorto che io le vellutate le faccio poco, per cui una volta a casa mi ha fatto dono della ricetta via mail.
Subito mi sono messa all'opera e devo dire che ne è venuto fuori un piatto davvero delizioso, con un profumo che mi è entrato persino negli armadi.
Poi come al solito il mio tocco personale che stavolta non è stata una variazione degli ingredienti, ma sono andata ad agire sulla consistenza; Corrado consiglia di aggiungere brodo per ottenere un liquido appena denso mentre io per incontrare i gusti dei miei commensali l’ho fatta molto densa, una zuppa insomma, ma questo non ha di certo pregiudicato il gusto.
Eccovi la
ricetta di Corrado, con il suo dettagliatissimo procedimento.
Ingredienti per 3-4 persone
3 bei porri
2 patate medie
30 g di burro
2 dita di vino bianco
2 litri di brodo di verdura
Esecuzione
Preparare un buon brodo di verdura, nel modo classico. Sbucciare le patate, tagliarle a pezzi e metterle a cuocere nel brodo di verdura. Fare a fette sottilissime i porri, la sola parte bianca che e' piu' dolce. La mandolina va benissimo. In una casseruola mettere il burro e le fettine di porri. Far soffriggere a fuoco medio-basso facendo attenzione che non si abbronzi (basta voltare l'occhio...). Quando i porri sono ben cotti, ma ancora di colore chiaro, versare il vino bianco e fare evaporare. A vino evaporato versare un bicchiere scarso di brodo di verdura e far ritirare quasi tutto. Questo passaggio serve a finire di cuocere i porri, idratandoli e ammorbidendoli. Quando sia i pezzi di patate che i porri sono cotti metterli nel bicchiere del minipimer e frullare a oltranza, aggiungendo il brodo di verdura in modo che il risultato sia un liquido appena denso. Al solito: deve velare appena appena il cucchiaio. Regolare di sale e dare un'ultima frullata per farlo ben sciogliere. Consumare appena fatto, o poco dopo. Il contenuto di amido delle patate causa una veloce densificazione della vellutata, che invece dev'essere appena cremosa. Una vera zuppa serale, calda e confortante.
Ma il mio post non finisce, come altre volte, con la ricetta.
Questa è
stata solo un assaggio per far pregustare al mio lettore una realtà bella
quanto una ricetta elaborata ed eseguita con dedizione e amore.
Vi dicevo
all’inizio che ci si è ritrovati li non per caso.
Ci si è
ritrovati tra appassionati di cucina.
Ci si è
ritrovati al primo raduno dell’ MTC!
E ora mi
mancano le parole!!!
Anzi in me
c’è un fiume in piena, che vorrebbe uscire dagli argini, senza freni e senza
limiti per poter trasmettere un piccolo pezzo di quello che abbiamo vissuto in
tre giorni, scanditi da incontri, buon cibo, progetti, condivisioni.
Le macchine
fotografiche le abbiamo accantonate, tanto che eravamo presi dal gustarci l’essere
lì, per noi è stato molto più importante goderci quegli attimi che immortalarli,
per cui queste immagini sono solo piccoli scorci, piccoli attimi, piccole
incursioni
foto di Lidia Mattiazzi
La strada verso Poggio al Sodo, Sinalunga
La strada verso Poggio al Sodo, Sinalunga
foto di Rosaria Orrù
Villa Poggio al Sodo
foto di Cecilia Bendinelli
Uno dei quattro tavoli del buffet
foto di Francesca Carloni
La più attesa
foto di Manuela Valentini
La treccia di mozzarella di bufala campana dop
Ecco il nostro badge
Il magnete uovo nato dalla mente geniale di Mai Esteve
L'uovo è il simbolo dell'Mtc adottato in occasione del giubileo per la 50 sfida
Ciao Antonietta. Post meraviglioso. Mi hai fatto tornare per un attimo li con tutti voi e mi sono emozionata di nuovo. Sono davvero felice di avervi conosciuti tutti finalmente dal vivo. Abbiamo imparato tanto da tutti. Mi spiace di non aver potuto godermi la tua lezione sul lievito madre, per me il rimpianto più grosso. Spero ci saranno altre occasioni. Auguro di cuore a te e alla tua bella famiglia un Natale meraviglioso. Ciao A presto Manuela.
RispondiEliminaGran blog de recetas, te felicito por tu trabajo.
RispondiEliminaFeliz 2016.