Il
9 luglio ho avuto la possibilità, invitata da Mariachiara Montera, di partecipare alla Galleria del Sapore Cirio presso la Città del Gusto del Gambero Rosso a Napoli,
terza tappa dopo Torino e Roma.
Amore per la cucina e arte si sono
incontrati in ogni tappa, dove ogni volta hanno cucinato 16 food
blogger accompagnati da una performance live di un visual artist, Rosario, di 9periodico, per testimoniare che cucinare è arte, cucinare è la
massima espressione della creatività.
Un'esposizione temporanea del
gusto di opere tirate fuori dall' artistic box. Su ogni postazione
dove c'erano fuochi a induzione, tegami, padelle e coltelli, ci hanno
fatto trovare un misterioso cesto coperto da un telo dove vi si
trovavano tre ingredienti da usare obbligatoriamente e da abbinare ad
altri a nostra scelta tra quelli in dotazione della cucina.
Alzo il
telo e cosa vedo? Una meravigliosa orata che profumava di mare, una
radice di zenzero e un barattolo di polpa Cirio. Sinceramente ho
avuto un attimo di panico: come potevo mai abbinare zenzero e
pomodoro? Un ingrediente cosi mediterraneo e casareccio da abbinare a
un aroma così lontano dalle mie memorie gustative? Ho avuto
all'inizio un rifiuto di cimentarmi, anzi avevo sinceramente
intenzione di protestare e esprimere il mio disappunto al bravissimo
chef Luca Ogliotti, il quale doveva poi assaggiare il mio piatto e
giudicarlo.
Ma poi ecco arrivata l'ispirazione artistica! Decido di
elaborare e manipolare il pomodoro e lo zenzero come se avessi dovuto
fare due ricette distinte e accostarle in modo da percepire i sapori
sempre in maniera distinta ma facendoli amalgamare sollo alla fine in
bocca. Tutto questo all'apertura del barattolo; avete presente quando
sbollentate i pomodori freschi, li spellate e poi li passate; avete
presente quel profumo mentre siete intenti a far girare il
passaverdure? Ecco questo è l'odore che emanava quella polpa, odore
di pomodoro fresco, appena raccolto e tale l'ho voluto lasciare.
E
allora tutti impegnati con le proprie opere secondo quanto uscito dal
box, tutti, come me a sbirciare il box accanto, a far fronte a
piccoli problemi, tutti a eseguire finalmente una ricetta che in un
lampo senti come una piccola grande opera che stai creando, tutti
soddisfati di avercela finalmente fatta.
Poi uno alla volta tutti a
presentare i piatti allo chef, tutti a guardare attentamente la sua
espressione durante l'assaggio, tutti attenti ad ascoltare il suo
giudizio come se avessimo dovuto captare qualcosa di determinante
per il nostro orgoglio di blogger.
Il mio piatto? Lui l'ha trovato un
po' povero di sale (e questo me l'aspettavo visto che, da buon
romano, durante il master class ci ha presentato dei crostini al
pecorino e un'amatriciana rivisitata; e visto che ho l'abitudine di
usarne davvero poco) però in compenso ha sottolineato l'aspetto
positivo di questa carenza, perché in questo modo si poteva sentire
l'aroma dello zenzero e di tutti gli altri elementi della mia
preparazione; si è poi complimentato per la croccantezza e per il
sapore distinto delle verdure; alla fine ha detto: brava, davvero
buono
Ingredienti
2
bicchieri di cous cous
1
radice di zenzero
1
lime
1
peperone rosso
1
zucchina
1
carota
½
porro
1
orata da 600/700 g
1
barattolo di polpa Cirio
basilico
fresco
olio
evo
sale
Preparazione
Fare
un brodo con 750ml di acqua lo zenzero e la buccia di lime, lasciando
sobbollire coperto per una ventina di minuti. Spegnere e filtrare.
Versare 2 bicchieri di cous cous in una pirofila larga, aggiungere 2
bicchieri e mezzo di brodo e un filo di olio; amalgamare e lasciar
idratare per 5 minuti, poi sgranare con le mani. Nel frattempo
arrostire il peperone , spellarlo e tagliarlo a dadini; tagliare a
dadini anche zucchine, carote e porro e brasarli separatamente in
tegame coperto senza olio. Pulire l'orata, sfilettarla e tagliarla a
dadini; rosolarla velocemente in padella con un filo di olio per 1
minuto. Riunire tutti gli ingredienti nella stessa pirofila del cous
cous. Per la salsa aprire il barattolo di polpa versarlo in un
boccale, aggiungere un pizzico di sale, 4cucchiai di olio,delle foglie di basilico
sminuzzato. Frullare fino ad ottenere un'emulsione omogenea e
vellutata. Adagiare delle cucchiaiate di salsa fredda in un piatto
fondo, sistemare il cous cous sopra la salsa e completare con un filo
di olio
Il mio piatto presentato durante la sfida
I sedici blogger di Napoli
I blogger, l'artista, lo chef, la cara Mariachiara e lo staff della Cirio
Un bellissimo selfie
Lo chef Luca Ogliotti
La performance live di Rosario
Ed io grata per questa bellissima esperienza
Che bella esperienza! Il tuo piatto mi da di fresco, di saporito, nonostante il sale sia stato poco, ma io dalla foto non lo percepisco ;-), complimenti!!!
RispondiEliminaGrazie Virginia.Si in effetti la prima sensazione che si percepisce è la freschezza
EliminaL'ho sempre detto che la cucina è una vera e propria forma d'arte, e il tuo cous cous ne è la conferma. Come in una specie di Masterchef, con pochi ingredienti e forse anche in poco tempo hai saputo creare un piatto stupendo, che mi piacerebbe davvero assaggiare! che bellissima esperienza che hai vissuto! sono contentissima per te, un bacione!
RispondiEliminaLo stile è ugusle a quello di Mastercheh e il cuoco è una persons che nei suoi giudiz iha estrapolato ciò che c'era di mrglio da ogni ricetta
EliminaBlogger mi odia...continua a non salvarmi il commento!
RispondiEliminaDicevo che dev'esser stato un turbinio di emozioni, che hai saputo gestire con un bel risultato finale.
Amo i piatti in cui i contrasti sono ben gestiti e legati, come quelli tra i profumi e le consistenze. Qui hai avvicinato il mediterraneo all'oriente in un modo meraviglioso!
Monica l'emozione più forte è l'avet incontrato gli altri bloggger e, come succede ogni volta, aver wvuto la sensazione di conoscerci da sempre
EliminaBrava! Amo il couscous e proverò la tua versione!
RispondiEliminaBenvenuta Franca.Come puoi proprio tu non amare il cous cous?
EliminaCiao! complimenti, hai realizzato davvero un bel piatto in questa interessante e coinvolgente giornata Cirio!
RispondiEliminaCi dà l'idea di una preparazione fresca e profumatissima!
un bacione
Si la frashezza è la sua prima caratteristica che risalta
EliminaCapisco benissimo il tuo sgomento sull'abbinamento pomodoro/zenzero, visto che io avevo una mistery box davvero simile! Io ci ho aggiunto anche lo sgomento per pomodoro/gambero, visto che a me crostacei pesce et similia mi piacciono in bianco e mai al sugo.
RispondiEliminaEd è incredibile che abbiamo partorito qualcosa di veramente simile :D