lunedì 8 ottobre 2012

Antipasto piemontese

Quando mi sono resa conto del contest di Valeria mi sono sentita mortificata per non averlo notato prima, infatti la mia prima reazione é stata quella di sentirmi una rimbambita.
Poi come secondo step é avvenuta una ricerca nei miei archivi celebrali, e ho avuto la sensazione di non avere ricette nel cassetto, perché come ne vedo una nuova la mia curiosità é tanta che subito passo alla fase dell'azione.
Ma poi all'improvviso si é accesa una lampadina in me e mi sono ricordata che una ricetta nel cassetto io ce l'avevo realmente. Una ricetta di mia suocera che mi ha lasciato in eredità, facendomela trovare nel portagioie insieme ai suoi preziosi e che io ho custodito tutto intatto fino a oggi nel mio cassetto dove si trovano le cose più importanti della mia vita.
Mia suocera cucinava bene; la sua era una cucina opulenta, abbondante, laboriosa e goduriosa, fatta in maniera lenta, con  tempi di riposo lunghi,marinature di intere nottate,cotture a fuoco lento, impasti manuali, insomma una cucina d'altri tempi, a cui noi, donne di oggi, non siamo per niente abituate e anche se ce l'avessimo del tempo a disposizione, abbiamo ormai perso completamente l' idea per uno slow food domestico.
Per anni mi proponevo di farla, ma quello che mi scoraggiava era il suo lungo procedimento, sebbene avessi sempre voglia di riassaporarla.
Come dice il nome, è una ricetta piemontese; sinceramente non so se sia diffusa in tutto il territorio o appartenga a una cerchia più ristretta.Mia suocera ha vissuto, cinquant'anni fa, per dieci anni tra Ciriè,Rivoli e Corio dove ha scritto questa versione. In realtà era mio suocero che le passava le ricette. Nella caserma dove prestava servizio, tra una chiacchiera e l'altra con i colleghi si parlava anche di cucina di casa e lui, buongustaio e di buona forchetta, trascriveva le ricette piemontesi che più lo incuriosivano e che poi  faceva eseguire dalla moglie. Sulla ricetta delle ciambelle con le patate ho trovato scritto: questa è la ricetta e che Dio te la mandi buona. Morivo dalle risate da sola.
Grazie a Valeria è scattata in me questa molla che mi ha fatto rivivere dei sapori e dei profumi che ho conosciuto ben 18 anni fa.


Ingredienti
400 g di carote
400 g di fagiolini
400 g di cipolline
200 g di olive bianche
1 cavolfiore
1 sedano
2 peperoni rossi
1.5 kg di pomodori rossi
750 ml di aceto
250 ml di olio evo
50 g di capperi
8 filetti di acciughe
1 noce moscata
tonno a piacere


Preparazione
Mondare tutte le verdure e tagliarle a pezzi regolari.
In una pentola bollire i pomodori per  pochi minuti, scolarli bene e passarli al passaverdure. Trasferire il sugo in una pentola alta, aggiungere l’olio e l’aceto e mettere su fiamma dolce.
Dall’inizio del bollore aggiungere gradualmente tutte le verdure a intervalli di 10 minuti in base alla loro durezza. Cominciare con le carote, il cavolfiore, i fagiolini, i peperoni , il sedano e le cipolline. Tra una verdura e l’altra aggiungere anche la noce moscata grattugiata, i capperi senza dissalarli, i filetti di acciuga e le olive snocciolate.
Far cuocere per due ore contando dall’inizio del bollore, fino a che diventi denso e cremoso.
Cinque  minuti prima del termine aggiungere il tonno senza sgocciolarlo.                                          
Far raffreddare completamente e riporre in frigo.
Ottimo consumato freddo, meglio se dopo un paio di giorni.
Mia suocera usava anche aggiungere dell’acido citrico, reperibile in farmacia, lo riponeva in vasi di vetro e messo sempre in frigo lo conservava per circa un mese.
Note personali:
Quando non è stagione, i pomodori si possono sostituire con una comune passata in vetro e le cipolline con quelle in agrodolce, ma in questo caso aggiungerle alla fine, insieme al tonno.
Poiché questa preparazione mi ricorda vagamente la caponata siciliana, ho aggiunto, di mia iniziativa, 100 g di zucchero di canna, che non ci stava per niente male.
Il tonno, mia suocera diceva ”a piacere” ;io ne ho usato 250 g ,peso sgocciolato.

 







Con questa ricetta partecipo al contest di Murzillo Saporito, La ricetta nel Cassetto



27 commenti:

  1. ciao Antonietta,
    ma dai!!è una delizia questo post, una
    carezza ai genitori di tuo marito (ha fatto ridere tanto anche noi il commento sulla ricetta)!!
    Bella la ricetta e il come è stata realizzata e
    presentata...le foto super!
    BRAVISSIMA!!!
    Un bacio dalle 4 apine

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    1. Mio suocero soprattutto era uno spasso ascoltarlo quando ci si sedeva tutti insieme a tavola

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  2. Una ricetta veramente carina, sicuramente tuo marito avrà apprezzato molto. Si presenta molto bene nei bichhieri, è come se avessi voluto dare un segno di modernità ad una ricetta tradizionale. Complimenti, le foto omaggiano benissimo tua suocera.Buona giornata.

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    1. Seppure non l'abbia spiegato, hai capito bene il motivo della presentazione nei bicchieri.

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  3. Brava molto sfizioso!!! da fare sicuramente,complimenti per il tuo blog è in bocca al lupo per il contest.
    Mi unisco ai tuoi lettori fissi

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  4. Ora, grazie a me, potrai davvero dire di non avere ricette nel cassetto! E conoscendo la tua energia ed esuberanza, sono certa che sia davvero così!
    E, se alla fine il lungo lavoro è stato ripagato dalla soddisfazione di riassaggiare i sapori legati ai tuoi ricordi, questa è già una grande soddisfazione per me.
    Era proprio questo che avevo in mente quando ho organizzato questo giochino ;-)
    Grazie per aver partecipato.
    Un bacio
    Valeria

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  5. E'un vero tesoro quello che hai trovato, un regalo prezioso lasciato da una persona speciale, cosa chiedere di più?
    mi piacciono queste ricette, cucinate da tanti anni, custodite gelosamente e tramandate di generazione in generazione!
    in mano a te sono una garanzia per la loro rivalutazione!
    è una ricetta bellissima, nei sapori e nei colori! bravissima e in bocca al lupo!
    bacioni
    Francy

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    1. Non puoi immaginare l'emozione quando in quella scatola trovai il vero tesoro per me, che non sono affatto i preziosi(infatti io non indosso alcun tipo di gioiello) ma quelle ricette elaborate e gustate per tanti anni

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  6. Mi dispiace tantissimo non aver potuto partecipare al contest, lo so' Valeria mi perdonerà!!!! Giusto Valeria?????
    Purtroppo a me non hanno lasciato niente in eredità, nonna dall'aldilà si starà skiattando dalle risate,""""""!!!!!!!!!!!> Pasquà e chi avrebbe mai pensato che ti saresti interessato di cucina antica :-))))))))))nipote mio ti avrei lascito un enciclopedia!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    A parte gli scherzi la cucina che amo e' proprio quella di tua suocera,.............. cucina opulenta, abbondante, laboriosa e goduriosa, fatta in maniera lenta, con tempi di riposo lunghi,marinature di intere nottate,cotture a fuoco lento, impasti manuali, insomma una cucina d'altri tempi....................
    Hola

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    1. Grazie Pasquale e ovviamente ce n'é un vasetto anche per te!

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  7. NOOOOOOOooo... anche io ho saltato questo contest... peccato!
    Un bacione!

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    1. Peccato davvero, é stata una bella avventura "aprire il cassetto"

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  8. .era quella che cercavo..abbiamo un po' di verdure dell'orto...e un po' di tempo da dedicare a questo meraviglioso antipasto...grazie ancora per la ricetta

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  9. Grazie della visita e piacere di conoscerti!

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  10. mmmm adorole ricette tradizionali... me la salvo !

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  11. boniiiiiiiiiiii, la fortuna di aver assaggiato questa delizia stasera, pensavo che era un minestrone in un bicchiere , invece sono una vera e proprio lecconeria.
    Questo antipasto piemontese merita un 10 naturalmente con la lode.
    A Presto

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  12. Sicuramente i nostri ritmi non ci permettono una cucina lenta, laboriosa tutti i giorni. Ricordo che quando ero bambina la prima cosa che si faceva in casa erano le pulizie, tutti i giorni (quello che io faccio una volta la settimana...) e subito dopo la spesa, perché mica si facevano le grandi scorte al supermercato... si andava al dettaglio. Che cuciniamo oggi? e si acquistava quello che serviva e poi subito si preparava il pranzo. I giorni di festa dalla mattina presto si mescolava l'odore del sugo insieme a quello del caffellatte... Che bei ricordi!! E che bello avere una ricetta nel cassetto, custodita con amore. E questa ricetta è davvero preziosa!!! Un abbraccio Antonietta. Grazie per questo antipasto delizioso. E in bocca al lupo per il contest!

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    1. Elena, davvero grazie per queste belle parole intrise di ricordi un po' nostalgici.
      I ritmi e gli impegni sono cambiati, un po' per tutti noi; quello che conta sono i valori che restano e che ci spronano e animano le nostre giornate.
      Un bacio

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  13. Ciao Antonietta,bentrovata e soprattutto tanti complimenti per la"menzione speciale",nel contest di Monica!E' grazie ad esso che ti scopro,così ho potuto conoscere un pò di te e della tua cucina!Anche questa ricettina è deliziosa,ma soprattutto preziosa(troppo simpatico tuo suocero)!Un abbraccio e a presto!

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  14. Che bella la storia che racconti, anche io conservo le ricette delle mie nonne come beni preziosi. Complimenti per la ricetta, dovrò provarla assolutamente!

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