Santa Cristina, azienda vinicola
toscana, intervista i food blogger
1)Parlaci del tuo blog. Quando e
perché lo hai aperto?
Il mio blog
nasce nel settembre del 2011, non per catalogare e ordinare le mie numerose
ricette sparse dovunque, né per avere uno spazio solo mio, ma per semplice
curiosità. Seguivo già da tempo diversi blog di cucina, che mi affascinavano e
rapivano sempre di più la mia attenzione, ispirandomi sia nella quotidianità
che nelle occasioni speciali Poi, man mano, durante le mie navigazioni il mio
occhio cadeva inesorabilmente e ripetutamente su “Crea blog”. Non potendo più
resistere, cominciò con leggerezza e scherzosamente questo viaggio che mi ha
portata fin qui, diventando il mio alter ego.
2)Perché il cibo è importante per te?
Hai ricordi particolari legati alla cucina?
Il cibo è
nutrimento del corpo e dello spirito, è emozione, è sinfonia. Quando sto tra i
fornelli, soprattutto quando preparo ricette legate a un invito o a un evento,
mi sento come un direttore d’orchestra che non produce suoni, ma li armonizza e
li esalta creando ritmi e melodie che rinfrancano lo spirito. Il cibo per me è
famiglia. Riunirsi intorno a una tavola tutti insieme è aggregazione e
condivisione, dove c’è possibilità di fermarsi, di guardarsi dentro e capire
difficoltà ed emozioni di chi ami. A questo riunirsi sono legati i ricordi a me
più cari, che hanno creato in me un amore e un rispetto per questo atto. Quando
frequentavo le superiori e il treno era in ritardo, anche se tornavo alle 15:00
i miei genitori aspettavano me per sedersi . E oggi che sono una donna, quando
sono di turno a lavoro la domenica e accade un imprevisto che mi fa rincasare
tardi e, con la mia famiglia, siamo
ospiti dai miei, mi aspettano tutti, anche alle 15:00.Questi sono valori che mi
accompagneranno per sempre.
3)La fotografia è una parte
importante del foodblogging. Sei un’appassionata? Quali sono i tuoi fotografi
di food preferiti?
Per quanto
riguarda la fotografia c’è un rapporto di odio-amore tra me e lei. Amo le belle
foto, con tanta luce, con dettagli curati, che esaltano il piatto. Ma ho
un’avversione ad apprendere tecniche e segreti, nonostante chi mi sta vicino,
pazientemente e ogni volta mi da spiegazioni chiare e dettagliate.Ho cominciato
con una compatta, tanto per fotografare, ora ho una reflex di cui non riesco
ancora a sfruttare le sue potenzialità. Intanto vado in giro per la blogosfera
ad ammirare immagini che rispecchiano bontà e qualità dei cibi raccontati,
avendo una particolare predilezione per le foto non ritoccate. Se “sento” che
una foto è ritoccata eccessivamente è difficile che prenda in considerazione la
ricetta, perché, in questo caso, si dà troppa importanza all’immagine, e non al
contenuto essenziale. Infatti per lo
stesso motivo tra i fotografi del food , prediligo in particolare AlessandroGuerani. Guardando le sue foto mi viene quasi d’istinto allungare la mano e
prelevare un pezzetto di ciò che guardo, per assaggiarlo. Magari le sue foto
sono ritoccate bene, magari non sono affatto ritoccate; una cosa sola è certa
per me: ne rimango incantata ogni volta che le guardo.
4) Quali sono gli altri foodblog che
segui? C’è un foodblogger poco conosciuto che vorresti consigliarci?
Seguo
diverse decine di blogger, anche se non in maniera assidua e continuativa, per
mancanza di tempo. Nominarne alcuni in particolare mi sembra una mancanza di
riguardo verso tanti altri che magari mi seguono assiduamente .Però una
blogger in particolare ci tengo a
nominare, non perché sia poco conosciuta, infatti è molto più avanti di me sia
come numero di post che come visite . Lei è Francy, del blog Burro e Zucchero .Tra
me e lei c’è una specie di affetto virtuale. Siamo nate insieme (sul web,
chiaro?), nello stesso periodo e ci siamo seguite e commentate sin dall’inizio.
Praticamente nei nostri rispettivi blog non c’è un post dove non ci sia un
commento dell’altra. Abbiamo assistito alle nostre reciproche evoluzioni pur
percorrendo due strade separate. Quello che ammiro di lei è la sua
poliedricità: segue blog stranieri (io anche se traduco non ci capisco mai
niente!) e talvolta relativi contest, è aperta a una cucina alternativa e
naturale, fa degli accostamenti inusuali ma equilibrati; insomma per me è una
persona di famiglia, leggerla mi emoziona… insomma devo assolutamente
incontrarla!
5) Qual è la forza dei blog culinari?
Credi che i social network e il web in generale possano aiutare a riscoprire
piatti lontani dall’idea fast-food?
La cucina e
il cibo sono ciò che accomuna tutti gli uomini. Tutti hanno il bisogno
primordiale di sfamarsi e anche vivendo in un mondo di opulenza, l’elaborazione
e la presentazione di un cibo affascina sempre e comunque. Per la fotografia,
il bricolage o la moda bisogna avere una particolare predisposizione o una
passione, mentre per il cibo tutti, indistintamente ,ne hanno bisogno. E forse
in sostanza questo è quello che tiene in piedi i blog culinari. Possono essere
seguiti da tutti. Per quanto riguarda la riscoperta e la valorizzazioni di
piatti ”slow” io e il mio amico Pasquale del blog I Sapori del Mediterraneo, abbiamo
dato il via a un progetto per un'associazione di Food Blogger Campani, con
l'intento di riunire membri (campani e di origine campana sparsi in tutto il
mondo) con la stessa passione per mettere in comune le proprie abilità e
conoscenze e realizzare dei progetti concreti: eventi di beneficenza, serate di
degustazione, laboratori pratici, esaltando e promuovendo le eccellenze del
nostro territorio, alla scoperta di prodotti di nicchia e alla ricerca di
segreti preziosi custoditi da pochi.
6)Puoi rivelarci un tuo segreto da
foodblogger
Non ho
segreti .Bisogna essere semplicemente se stessi e seguire quella corrente che
senti fluire dentro. Voler conformarsi a uno stereotipo è solo una forzatura
che blocca la creatività e l’ immaginazione che ognuno di noi custodisce in
embrione.
Un grazie a Gaia Ferrandi del blog Pane e Acqua di Rose che mi ha scattato questa foto a "Le strade della Mozzarella" a Paestum, a cui mi ci sono molto affezionata.E' la mia foto di copertina preferita che ho scelto per rappresentarmi in tutti i social network a cui sono iscritta.Mi ritrae in uno dei momenti più belli della mia vita, mentre assistevo a uno show cooking e nel frattempo giocavo con il mio piccolino per intrattenerlo.
Cara Antonietta, bella intervista. Schietta, di sostanza e con tanti bei ricordi familiari... e di Francy avrei detto le stesse cose!
RispondiElimina:*
roberta
Come si fa a non condividere cio' che hai scritto???
RispondiEliminaI nostri progetti stanno prendendo forma, la prima verifica l'avremo a fine anno, e che Dio c'e' la mandi buona.
:-)
L'ho riletta tutta un'altra volta, come le dici tu le cose in pochi veramente sanno esprimere e comunicare la passione e il rispetto per il cibo e il rapporto di condivisione che ruota intorno ad esso.
RispondiEliminaIn più sei un vulcano di iniziative, assieme al grandissimo Pasquale, vi auguro veramente il meglio per i vs progetti e chissà che un giorno riusciremo a condividerne alcuni!!! (prima ci incontriamo però, ok?)
Un bacione e grazie ancora!
Francy
Bella intervista!
RispondiEliminaUn abbraccio!
Un'intervista davvero bella! Complimenti Antonietta
RispondiEliminaBella l'immagine del direttore d'orchestra che armonizza ed esalta i suoni
RispondiEliminaCoòplimenti
Complimenti, bella intervista. E' un piacere vedere confermata l'idea che mi ero fatta di te dal tuo blog...brava davvero!
RispondiEliminauna sola parola: bravissima!
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