Cara Patty oggi ho voglia di far finta di averti qui con me, nel mio salotto, di guardarci negli occhi e scambiarci quattro chiacchiere come due amiche reali.
Tante cose
sento di avere in comune con te, anzi tante cose di cui tu racconti, tante
atmosfere che fai trasparire attraverso il tuo blog, tante ricette che presenti
sempre curate in tutti i
particolari, mi toccano il cuore e mi emozionano.
Ultimamente
entrambe ci siamo dette di avere in comune la passione per le nostre rispettive
terre, che quando realizziamo delle ricette cerchiamo sempre di presentare
attraverso di esse ciò che di più tipico caratterizza le nostre regioni. Io ti
posso anche dire a questo punto che la tua regione è nel mio cuore da sempre,
le sue eccellenze hanno sempre esercitato un grande fascino su di me. Ricordo
una volta passeggiando per le strade di Pienza tanto ero presa e tanto ero
emozionata che mi ritrovavo a chiudere spesso gli occhi e inspirare a fondo
quei profumi che sentivo così intensi e inebrianti. Poi entravo e uscivo dalle
botteghe come stessi facendo un pellegrinaggio portandomi dietro, ovviamente,
cimeli e ricordi gastronomici. Con lo stesso spirito visito botteghe locali
delle mie zone dove vado sempre alla ricerca di eccellenze toscane. Tempo fa ne
scovai una immensa, che ha
praticamente tutto (la panacea di tutti i miei desideri!). E uno di questi
giorni ritornandoci fui attratta da un prosciutto crudo di cinta senese: un
profumo intenso e un sapore che si è impresso nelle mie papille gustative. E lì
proprio mentre assaggiavo mi dissi che quel prosciutto sarebbe stato il
protagonista della mia ricetta per il tuo contest.
Anche io
come te ho molto riflettuto su un alimentazione più naturale, con meno glutine
e con meno proteine animali, che affaticano e ingolfano inevitabilmente i
nostri organi.
Sette anni
fa fu diagnosticata a mio figlio una patologia cronica intestinale. Non ti
racconto il calvario che ci portò fino a lì e neppure i mesi e gli anni
successivi, e come siano cambiate le nostre vite oggi.
Ma un particolare
ci tengo a sottolinearlo. Durante la fase più critica di questa malattia è bene
adottare una dieta senza lattosio e senza scorie, tanto per tenere a riposo
l’intestino. All’inizio fu un dramma, perché trattandosi di un bambino bisognava eliminare tante cose
difficili da rinunciare proprio a quell’età.
Poi da
queste privazioni è nata la consapevolezza dei benefici di un regime alimentare
più sano e quanto più naturale possibile.
Oggi è lui
stesso, ormai diciassettenne, a preferire il riso, il miglio o la quinoa ; a
non rinunciare alle sue 4/5 porzioni di frutta e verdura al giorno; a fare
colazione con latte di avena o di riso accompagnati magari da un mio pane
integrale ai semi e una mia marmellata fatta con quei zuccheri di canna
acquistati nei negozi di commercio equosolidale; a voler almeno un giorno a
settimana un menù interamente vegano.
Per cui mi
viene facile cimentarmi in ricette “Senza”, con il gradimento addirittura di tutta la famiglia, perché abbiamo
scoperto in questo modo, un mondo variegato di sapori veramente appagante.
Quando ho
letto del tuo contest sono stata felice, perché oltre ad accettare l’invito di
un’amica mi è stata data la possibilità di presentare un aspetto delle mie
preparazioni che fino ad ora avevo un po’ trascurato.
Poi la tua
amica Pamirilla avevo già avuto modo di conoscerla attraverso il suo bellissimo
blog, e ora sono stata felicissima di scoprire da te del suo lavoro a Cose dell'altro pane (quante di
noi vorrebbero coniugare la passione al lavoro!) e della linea di pasticceria
naturale èsSenza. La sua mission, quella di portare la pasticceria naturale
sulla tavola di tutti, è possibile; sono prima io che lo sperimento ogni giorno
e sono prima io che posso testimoniarlo!
Allora, cara Patty, la golosa che è in
te può stare tranquilla: ti regalo questo cake salato, che tanto salato non è,
con appena un cucchiaino di miele, quel tanto per dargli un bel colore
caramellato e un aroma delicato.
Ingredienti
350 g di
farina di riso
90 g di
fecola di patate
60 g di
farina di tapioca
3 uova
300 ml di
latte di avena
30 g di olio
di girasole
100 g di
prosciutto crudo
100 g di
melone disidratato
1 cucchiaino
di miele
1 cucchiaino
di sale
1 bustina di
cremor tartaro
½ cucchiaino
di bicarbonato
Per lo streusel
30 g di
burro di cacao
30 g di
fiocchi di teff
20 g di semi
di sesamo
Per lo stampo
Burro di
cacao
Semi di
sesamo
Preparazione
In una
ciotola setacciate le tre farine, fate un incavo al centro, sgusciate le uova
mettendo in una ciotola a parte gli albumi. Con una forchetta iniziate a
battete i tuorli incorporando un po’ di farina, poi sempre mescolando
aggiungete a filo il latte di avena e l’olio di girasole, alternandoli. A
questo punto lavorate brevemente l’impasto con una frusta a mano o elettrica,
giusto il tempo che si sciolgano eventuali grumi e aggiungendo prima il miele e
poi il sale. Montate a neve ferma gli albumi con un pizzico di sale; riducete a
listarelle sottili il prosciutto crudo e il melone e tenete da parte.
Riscaldate il forno a 180° e nel frattempo sciogliete a fuoco dolcissimo il
burro di cacao, quello che occorre per lo streusel più un po’ per lo stampo.
Con un pennello da cucina intinto nel burro sciolto, imburrate uno stampo da
pan brioche generosamente e distribuite poi sul fondo e lungo i bordi i semi di
sesamo: lasciate solidificare in frigo.
Nel burro
rimasto aggiungere i semi di sesamo e i fiocchi di teff e iintridete con le
punte delle dita.
Ora che
tutto è pronto aggiungete all’impasto prima il cremor tartaro e il bicarbonato,
miscelati precedentemente in una tazzina, poi gli albumi montati a neve,
facendo attenzione a non smontarli e infine il prosciutto e il melone. Versate
nello stampo e completate con l’impasto di fiocchi dei teff, burro di cacao e
semi di sesamo distribuendolo a briciole per ottenere l’effetto croccante
tipico dello streusel.
Infornate e
fate cuocere per 35/40 minuti, facendo ovviamente la prova stecchino.
Note
personali
- Cake senza
glutine e senza lattosio.Eliminando il prosciutto e sostituendolo con pari peso
di noci, nocciole o olive è adatto anche per chi pratica una dieta vegetariana.
- I fiocchi
di teff li ho scoperti recentemente nel negozio di prodotti di alimentazione
naturale dove mi fornisco abitualmente. Il teff, coltivato in Eritrea,Etiopia,
Australia e India è il cereale più piccolo del mondo, naturalmente privo di
glutine. I fiocchi li ho usati per semplice curiosità e il risultato non mi ha
delusa. Per chi non riesce a trovarli può sostituirli con farina di mais.
- Il burro
di cacao, di origine vegetale, quindi senza lattosio, ha la caratteristica di
creare una crosticina più croccante e di mantenerla tale per un tempo più lungo
rispetto ad altri grassi. Nell’impasto volutamente non l’ho utilizzato perché
sentivo forte l’aroma tipico della fava di cacao rimandandomi all’idea di una preparazione
dolce. Ma per chi voglia osare di più, nulla vieta di inserirlo preventivamente
sciolto e nelle stesse quantità dell’olio.
- La farina di tapioca, con formulazioni adeguate, è quella più indicata, perché senza glutine, per le prime pappe per avviare i neonati allo svezzamento. Se non si trova in commercio quella per gli impasti, può essere sostituita con amido di mais.
- La farina di tapioca, con formulazioni adeguate, è quella più indicata, perché senza glutine, per le prime pappe per avviare i neonati allo svezzamento. Se non si trova in commercio quella per gli impasti, può essere sostituita con amido di mais.
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Accompagnamento ideale per questo cake: patè di olive, pesto di pistacchi,
marmellata di arance amare, cutney di cipolla rossa.
E questa è la mia spesa
Con questa ricetta partecipo felice e soddisfatta al contest di Patty del blog Andante con gusto.
Sei fantastica. Non trovo veramente altri aggettivi. Scommetto che Patty avrà i lucciconi agli occhi nel leggere questo post e questa tua ricetta, perfetta per il contest e in ogni particolare. Hai saputo fondere in un cake senza glutine, sano e saporito i due ingredienti principe della bella stagione e che adoro insieme: prosciutto e melone. E quando il prosciutto è di cinta senese.. non c'è nient'altro da aggiungere! Mi dispiace, non sapevo di tuo figlio.. ma posso dirti che nella sfortuna ha sicuramente la fortuna di avere te come madre: hai saputo "dribblare" la malattia alla grande, prova ne sono le preferenze alimentari del tuo ragazzo: se oggi preferisce cibi sani è sicuramente merito tuo.
RispondiEliminaUn abbraccio, Francy
Francy nel mio piccolo ho sperimentato cosa significhi quando si devono adottare regimi alimentari particolari e ti garantisco che non è facile né per chi deve rispettarlo, né per chi prepara gli alimenti e tantomeno per il resto della famiglia. Fortunatamente quella fase è passata ora è rimasta la consapevolezza di praticare una dieta sana e con piacere ci dilettiamo tutti a scoprire molto spesso dei sapori nuovi
EliminaRealmente bella y deliciosa me gusta su streusel, tomaré un trozo,abrazos
RispondiEliminaSei sempre tanto cara, Rosita
Eliminaeccola la ricetta!! che bel post Antonella! Ho proprio quella marca di farine da provare ^_* prendo nota della tua ricetta, grazie e buona domenica!
RispondiEliminaQueste farine mi sono avanzate. Vedrò di inventarmi ancora qualcos' altro. Aspetterò la tua proposta
EliminaParticolarissime queste farine e ancora più curioso il tuo cake salato! un bell'azzardo, complimenti!
RispondiEliminabacioni
L'idea è stata quella di proporre qualcosa di goloso ma con ingrediente alternativi
EliminaCaspita che bel cake, sano, gustoso, dall'aspetto invitante! Per quanto mi sforzi di mangiare sano non sempre riesco, un po' l'assenza di tempo, un po' cene/merende improvvisi che scombussolano i piani, un po' alcuni alimenti diciamo sani o del commercio equo hanno un costo non indifferente, insomma ci provo, non sempre riesco, apprezzo sempre nuovi spunti e proposte! brava
RispondiEliminaLilli hai proprio ragione riguardo il costo di certi alimenti. Però sai a volte basta rivolgersi direttamente a dei piccoli produttori di fiducia e già si è un passo avanti con un'alimentazione più sana. E a volte non occorre il tempo, è una questione mentale, cioè se metti ordine nella testa e capisci quello che vuoi realmente, di conseguenza riesci a organizzarti e a ritagliare anche questi spazi per te stessa
EliminaQuesto tipo di ricette possono essere anche rielaborate: ho fatto anche una versione no gluten free e con lievito madre e mi ha lo stesso molto soddisfatta. Poi magari la posterò
Mia cara Antonietta. Con un ritardo epocale arrivo a leggere il tuo post e mi commuovo per le tue parole e la storia che racconti, per le difficoltà affrontante che hanno completamente modificato il tuo modo di guardare il cibo e le sue proprietà. Però sono persone come te le testimoni più importanti di come sia fondamentale cercare di educarci, tutti, ad una alimentazione più sana, equilibrata, e soprattutto varia. Senza rinunciare all'amore che abbiamo per i prodotti del nostro territorio, che impariamo ad interpretare con saggezza e creatività. La tua partecipazione è importante, così come la tua testimonianza. Ti ringrazio di cuore e ti auguro un grandissimo in bocca al lupo (e prima o poi potremo chiacchierare face to face. Lo spero proprio). Un abbraccione. Pat
RispondiEliminache bellissima ricetta!!! complimenti!!!
RispondiEliminaMa quanto bella è questa ricetta? Almeno diveri proporzionata alla bellezza della tua anima :-) Un dolce abbraccio!
RispondiEliminaRicetta molto particolare, brava!
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