Acquisto
raramente riviste di cucina, perché mi sono data uno stop per le “troppo” di
cui mi sono approvvigionata nel passato, per i “troppi “libri che sono lì a
impolverarsi, per i “troppi” appunti sparpagliati dovunque. Ma esse comunque
restano una tentazione irresistibile. Un giorno di ottobre 2012, in una sala d’attesa
d’ospedale il tempo non voleva proprio passare, allora iniziai ad accarezzare l’idea
di fare una capatina in edicola. Durante il tragitto mille propositi in me:
prendo una rivista di benessere, così trovo spunto per iniziare finalmente una
dieta; prendo una rivista scientifica così fa piacere anche a Stefano; prendo
una rivista di gossip così mi rilasso un po’………….ma arrivata all’edicola l’occhio
cade istantaneamente dov’è da sempre il mio cuore. Non ci penso su neppure
mezza volta e come una scena di Mr Bean, mi guardo attorno, pago e vado via furtivamente.
Sale e Pepe
lo sfoglio avidamente e arrivata a pag 112 vengo letteralmente rapita da quella
ricetta piena di profumi, aromi e sapori da mille e una notte.
Subito il
proposito di rifarli, ma sempre rimandati; un’idea accarezzata durante tutto l’inverno.
Poi quando so del contest "Le ricette regionali reinterpretate con i prodotti Rigoni di Asiago"
subito trovo la buona occasione per fare
finalmente i Cjalzòns.
In effetti
sono dei tortelli, ma ciò che mi intriga è quel misto di dolce e salato che
come un caldo e avvolgente abbraccio, si fondono creando una vera sinfonia.
Un’intensa esperienza
gustativa e olfattiva!
Come tutte
le ricette tradizionali, anche questa è tipica di ogni famiglia. Ognuna
custodisce la propria versione e la tramanda come una preziosa eredità. Ognuno aggiunge
il proprio tocco caratteristico.
In ogni
paese è presente un ingrediente predominante per la diffusione tipica nel
territorio.
Io, del sud,
abituata a sapori meno caldi e meno speziati, chiedo perdono ai friulani se non
ho ben interpretato una loro tradizione, anzi se si trovasse di passaggio per
questo blog qualche abitante della Carnia mi farebbe piacere sapere cosa ne
pensa dei miei Cjalzòns.
Ingredienti per 4 persone-36 pezzi
Per la pasta
200 g di
farina di farro
90 ml di
acqua
15 g di
burro
Un pizzico
di sale
Per il ripieno
3 patate a
pasta bianca
Erbe aromatiche
1 cucchiaio
di uva passa Zibibbo
2 cucchiai
di Fiordifrutta frutti di bosco
1 cucchiaio
di pane grattugiato
1 limone
1 cipolla
bianca
Un pugnetto
di amaretti
½ cucchiaino
di cannella in polvere
20 g di
burro
Sale
Per condire
30 g di
burro
Un cucchiaio
di miele di fiori
5 chiodi di
garofano
Pane tostato
Preparazione
La pasta
Setacciare
la farina sul piano da lavoro e fare la fontana al centro.
In un
pentolino mettere l’acqua, il burro e il sale. Riscaldare facendo sciogliere completamente
il burro e versare nella fontana della farina. Amalgamare velocemente,
impastare e lasciar riposare coperto per una mezz’oretta.
Il ripieno
Lessare le
patate in acqua salata, sbucciarle e passarle allo schiacciapatate ancora calde
.Pulire le erbe, tritarle e aggiungere alle patate. In un tegamino rosolare nel
burro la cipolla tritata finemente, a fuoco dolcissimo, senza farla colorire ma
solo appassire. Aggiungere anche questa alle patate. Aggiungere poi gli
amaretti pestati, l’uva passa tritata, la cannella, le zeste di limone, la
confettura Fiordifrutta e il pane grattugiato e amalgamare tutto.
Stendere la
pasta e con un ring ricavare dei dischi, distribuirci il composto al centro,
chiuderli a mezzaluna e sigillare i bordi. Cuocerli in abbondante acqua salata
per 4 minuti.
Condire
In un tegame
largo sciogliere il burro con il miele e i chiodi di garofano, versarvi i
Cjalzòns scolati, impiattare e completare con una manciata di pane tostato e
pestato.
Note
personali
-Io ho usato
farina di farro perché quella avevo in casa, ma la ricetta non lo richiedeva
espressamente.
- Usare del
pane casareccio raffermo, ridotto a dadini tostarlo in forno per 30 minuti a
100°. Poi pestarlo: i pezzi più grossi usarli per la finitura mentre quello più
fine per il ripieno.
Con questa ricetta partecipo al Contest "Le ricette regionali reinterpretate con i prodotti Rigoni di Asiago"
Anche io adoro il gusto dolce-salato....e questi tortelli mi sembrano un sogno!!!
RispondiElimina